I loro salari sono aumentati del 21% negli ultimi 10 anni. Ecco chi guadagna di più.
BERNA - Nei dieci anni trascorsi dall'entrata in vigore della normativa di applicazione dell'iniziativa popolare sulle retribuzioni abusive gli stipendi e i bonus dei dirigenti hanno continuato a crescere.
In media il Ceo di una grande azienda riceve oggi un compenso superiore del 21% rispetto a quello del 2014, secondo un'analisi effettuata dall'agenzia Awp sulle 30 società che comprendono l'indice borsistico SLI, quello della trenta imprese a maggiore capitalizzazione (fra di esse 23 hanno già pubblicato i conti completi 2024).
Concretamente i compensi sono lievitati in media da 6,2 a 7,5 milioni di franchi. Nel solo spazio di un anno - dal 2023 al 2024 - si è registrato un +9%, un incremento dovuto in particolare al balzo delle remunerazioni dei numeri uno di Partners Group e di Julius Bär. Va peraltro notato che solo una parte viene pagata immediatamente e in contanti: i manager ricevono spesso pacchetti di azioni, che magari non possono essere venduti per diversi anni.
Il più pagato in assoluto nel 2024 è stato il presidente della direzione di Novartis Vasant Narasimhan, a cui sono andati 19,2 milioni di franchi, il 18% in più rispetto al 2023. Al secondo posto si trova David Layton, responsabile di Partners Group, con 16,9 milioni, e al terzo Sergio Ermotti, che ha portato a casa 14,9 milioni, a fronte dei 14,4 milioni incassati nell'esercizio precedente per soli nove mesi di lavoro.
Nelle ultime settimane hanno fatto scalpore anche i compensi elargiti da aziende che non fanno nemmeno parte delle 30 più importanti: ha fatto discutere per esempio il caso del Ceo di Sunrise André Krause, che ha ottenuto di 15,4 milioni di franchi, potendo beneficiare di un programma speciale di bonus in relazione allo sbarco in borsa della società.