I contraffattori lavoravano in centri di test privati. Avevano così accesso al sistema di rilascio dei certificati.
Le persone coinvolte sono indagate per falsità in documenti.
SAN GALLO - Più di 8000 falsi certificati di vaccinazione sono stati annullati dal dipartimento della salute di San Gallo. Il Ministero pubblico ha aperto un'indagine. I contraffattori così come gli acquirenti di questi documenti falsi rischiano pene pesanti.
Un gruppo di persone ha rilasciato illegalmente più di 8000 certificati di vaccinazione in cambio di grandi somme di denaro, ha comunicato oggi la procura sangallese.
I contraffattori lavoravano in centri di test privati e quindi avevano accesso al sistema nazionale di rilascio dei certificati. Coloro che lavorano nei centri di vaccinazione cantonali non hanno accesso a questo sistema, precisa la procura.
Lacune nel sistema - Il cantone di San Gallo ha già segnalato più volte alla Confederazione che il sistema nazionale di emissione dei certificati presenta grosse lacune. Queste permettono di rilasciare certificati di vaccinazione illegali.
Le persone che hanno emesso gli oltre 8000 falsi certificati sono indagate per falsità in documenti. Se condannate, rischiano fino a cinque anni di prigione. Anche le persone che hanno acquisito e utilizzato questi certificati falsi sono perseguibili: rischiano una pena detentiva o una multa.
La scoperta di frodi di questo genere si moltiplicano in Svizzera. Venerdì scorso, la procura regionale del Giura bernese-Seeland ha annunciato l'apertura di un'inchiesta in seguito al sospetto di certificati fasulli fabbricati da dipendenti dell'Ospedale di Moutier (BE).
Recentemente anche a Friburgo sono emerse irregolarità simili in seno al centro di depistaggio di Granges-Paccot. A fine novembre era invece scattata la carcerazione preventiva per un collaboratore del centro cantonale di vaccinazione di Sciaffusa e per altre persone che l'avevano aiutato a vendere pass contraffatti. Ancora prima, in ottobre, è stata smantellata a Ginevra una rete di truffatori che aveva emesso oltre 400 certificati non in regola.