La prevista revisione è ben vista, ma non mancano timori attorno alla raccolta «inutile» d'informazioni
BERNA - La revisione totale della Legge sulle dogane (LD) del Consiglio federale è generalmente ben accolta, anche se alcuni gruppi d'interesse temono per la protezione dei dati. Timori anche per una eventuale militarizzazione della sicurezza delle frontiere.
La maggioranza delle risposte alla procedura di consultazione lanciata dal governo, che si chiude oggi, accoglie positivamente la digitalizzazione del sistema doganale, ma anche l'unione di dogane e sicurezza delle frontiere sotto l'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC), che prende il posto dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD).
Preoccupano invece la raccolta «inutile» dei dati e la mancanza di sicurezza attorno alle informazioni ottenute. «Le disposizioni sono formulate in maniera troppo vaga e non permettono alla popolazione di valutare quali dati saranno trattati a quale scopo», scrivono ad esempio i Verdi liberali.
I Verdi parlano addirittura di «trattamento negligente dei dati personali particolarmente sensibili». Nella loro presa di posizione, gli ecologisti scrivono che la revisione apre le porte a un'invasione massiccia, sproporzionata e inutile nella vita privata. Le stesse paure vengono espresse dai socialisti, che vedono una regolamentazione insufficiente e problematica.
Dubbi sulle armi - Solo l'UDC sembra pienamente soddisfatta e sottolinea l'importanza di una protezione rafforzata delle frontiere. Anche per i democentristi, tuttavia, un avvicinamento all'Agenzia europea delle guardie di confine Frontex è eccessivo. Accolta positivamente è invee la digitalizzazione ed è considerata una buona notizia anche il risparmio di circa 125 milioni dovuto alle nuove sinergie.
Il sindacato del personale doganale Garanto, gli altri partiti interrogati e i Cantoni sono ad ogni modo inquieti per la trasformazione dell'attuale personale dell'AFD in «organo di sicurezza». Il dito è puntato in particolare contro le armi fornite agli incaricati del controllo merci.
Garanto, così come il PS, sostiene poi che la digitalizzazione non deve essere esagerata e che il fattore umano non deve essere completamente ignorato.