Lavoratori in presidio davanti al Pirellone. Nel frattempo i clienti continuano a presentarsi alla casa da gioco ignari della chiusura
CAMPIONE D'ITALIA - Il Consiglio regionale della Lombardia «esprime solidarietà rispetto alla situazione che si sta vivendo a Campione di Italia». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, aprendo i lavori dell'aula che oggi discute la manovra di assestamento bilancio 2018-2020.
Una delegazione di lavoratori - che si sono radunati in presidio davanti al Pirellone - sarà ricevuta dal presidente del Consiglio regionale Fermi e dal presidente della Commissione Attività Produttive Gianmarco Senna. Un incontro informale per «sollecitare il prima possibile l'inizio di un percorso per sbloccare la situazione che non è sostenibile e che può peggiorare giorno per giorno», ha aggiunto Fermi intervenendo in aula.
«Ringrazio i lavoratori che sono qui in presidio per sensibilizzare l'aula rispetto a situazione che molte famiglie campionesi stanno vivendo: una situazione estremamente complicata in virtù della sentenza di fallimento», ha concluso.
La settimana scorsa il tribunale di Como ha decretato il fallimento per insolvenza del Casinò di Campione d'Italia, che ha 490 dipendenti. Ieri i tre curatori fallimentari hanno affermato che riaprire la struttura è impossibile, nemmeno facendo ricorso all'esercizio provvisorio.
Chiuso da venerdì, ma i clienti ancora arrivano - Nonostante il casinò sia sotto sigilli sono in molti i clienti che continuano ad affacciarsi ignari o speranzosi. «Io ho cercato di avvisare la nostra clientela abituale, ma sono molti quelli che continuano ad arrivare perché sono all'oscuro di tutto - ha detto Alessandra Bernasconi, responsabile marketing del casinò - una delle prime cose che ho fatto è stato recarmi personalmente in albergo ad avvisare dei nostri giocatori arrivati dall'estero».
Da venerdì i lavoratori che oggi sono in presidio davanti al Consiglio regionale, stanno attuando dei sit-in anche nella piazza del comune di Campione. «Il clima tra i dipendenti è di disperazione - ha aggiunto la responsabile marketing - ci stanno ovviamente guadagnando le altre case di gioco, come quella di Lugano e di Mendrisio che a quanto mi risulta hanno addirittura richiamato a lavoro dei dipendenti licenziati in precedenza».