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«I ticinesi si sentono governati con incertezza»

CANTONE«I ticinesi si sentono governati con incertezza»

18.11.20 - 06:00
La fiducia dei cittadini è crollata con la seconda ondata. Lo dicono i sondaggi. Il commento del politologo Stojanovic
tipress
Nenad Stojanovic a Lugano.
Nenad Stojanovic a Lugano.
«I ticinesi si sentono governati con incertezza»
La fiducia dei cittadini è crollata con la seconda ondata. Lo dicono i sondaggi. Il commento del politologo Stojanovic

BELLINZONA - Troppi cambi di rotta. La mascherina prima «inutile» e poi obbligatoria. Il limite a cinema e teatri, messo e tolto nel giro di due giorni. Con il passare dei mesi e l'alternarsi delle misure anti-Covid i ticinesi si fidano sempre meno della politica.

Lo dice un'indagine pubblicata ieri dall'Ufficio di statistica: tra marzo e giugno la fiducia tra gli italofoni è calata dal 58 al 51 per cento, mentre tra i germanofoni è aumentata. Il dato «non va considerato tanto per lo scarto tra le regioni linguistiche» secondo Nenad Stojanovic, professore di Scienze politiche a Ginevra, ma è interessante «perché potrebbe rivelare una tendenza». 

«Il campione considerato non permette di trarre conclusioni sulle diverse percezioni tra Ticino e Svizzera tedesca e romanda» precisa il politologo. «Semmai, conferma il fatto che nei mesi si è verificato un cambiamento nell'atteggiamento generale verso la politica». 

Il calo di fiducia si è aggravato in particolare tra giugno e ottobre secondo un'altra ricerca, condotta dall'istituto Sotomo: in Ticino i fan "sfegatati" del consiglio federale sarebbero scesi dal 18 per cento a meno del 10 per cento nel corso dell'estate.

«Con la seconda ondata le autorità si sono rimangiate alcuni provvedimenti, si sono dimostrate incerte» sottolinea il politologo. «Questo ha portato a un netto calo di fiducia sia oltre Gottardo che in Ticino». In particolare «la decisione d'introdurre le mascherine, prima nei negozi, poi anche all'aperto, è in contraddizione con la politica adottata da Berna in primavera, un cambio di rotta che ha generato uno spaesamento». 

Anche la black-list dei paesi a rischio - estesa durante l'estate, poi drasticamente accorciata - secondo Stojanovic «può avere destato perplessità». A Sud delle Alpi tuttavia «a pesare è soprattutto il comportamento del governo cantonale, che da sempre ha un impatto notevole sulla popolazione».

Il tira-e-molla sugli assembramenti non ha aiutato, probabilmente. E nemmeno l'impennata nei contagi. «A questo si deve aggiungere infine l'influsso della situazione italiana. I media italiani trasmettono in Ticino un'idea di sfiducia nelle istituzioni, molto più diffusa in Italia che in Svizzera». Gli esiti drammatici dell'emergenza Covid nella vicina Penisola per contro «potrebbero avere anche dato a molti ticinesi l'impressione che, in fondo, da noi la situazione è stata gestita meglio». In Svizzera, conclude il politologo, «non va dimenticato che la fiducia dei cittadini nelle autorità resta comunque ai livelli più alti a livello mondiale». 

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COMMENTI
 

Volpino. 4 anni fa su tio
Perché non permettere i self-test come in Italia (costo di produzione 3 euro) se vogliono davvero scovare il virus nella popolazione? Perché voler "bilanciare" salute ed economia quando i vaccini non sono neanche disponibili? Perché ignorare che la diffusione del virus non è lineare ma esponenziale? Perché ignorare che la Costituzione sancisce che la salute è il bene prioritario. Perché aspettare che tanta gente dovrà sborsare di tasca propria i test nella terza ondata in gennaio o febbraio (franchigia cassa malati)?

francox 4 anni fa su tio
Risposta a Volpino.
Grazie Volpino. Ti ringrazio perchè leggendo molti altri commenti mi viene da pensare che meritiamo l'estinzione. Per fortuna c'è qualcuno come te che ragiona in modo umano.

Veveve 4 anni fa su tio
Io sono soddisfatta della gestione della situazione! I miracoli non si possono fare vista la situazione ...e poi basta lamentarsi sempre di tutti e di tutto! Fosse così semplice il virus l’avremmo già sconfitto!!!!

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Veveve
Essere tutti professori sul Blog è facile, ma nessuno si assume la responsabilità di gestire la situazione. Chiaramente ci saranno cose che non funzionano o non gradite ma se qualcuno sa far di meglio si annunci ;-((

conterosso 4 anni fa su tio
Risposta a Veveve
@veveve sei soddisfatta perché sei via, ma se pensi a quante morti si potevano evitare gestendo in modo più accurato e non da pecorai. Considera che l' OMS da una definizione di virus fuori controllo, in un paese con il tasso del 5% di tamponi positivi su quelli eseguiti, noi in Ticino siamo arrivati al 30%, ed a oggi si attesta, se non erro, intorno al 22%. Se avessi un'azienda e rapporteresti queste percentuali alle perdite saresti fallita da un pezzo, te e le tue future generazioni, quindi, il mio consiglio è che prima di definirti soddisfatta valuta bene, valuta che l'Austria ha chiuso tutto con meno della metà dei nostri casi e che qui forse NON si vogliono prendere misure serie per non andare contro le lobby degli imprenditori, che appena alzano la voce vengono accontentati. Un saluto ed un abbraccio. stay save

conterosso 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Tato50, non si tratta di essere professori, io no lo sono ma visto che leggo, mi informo e sopratutto pago le tasse ho diritto di criticare, sopratutto quando vedo come stanno gestendo, basta guardare intorno a noi, Austria, Francia, Germania, Italia, tutti cercano di reagire per salvaguardare la salute dei cittadini e qui?, qui non si fa nulla , il nulla di nulla, solo chiacchiere e distintivo. Un saluto

pillola rossa 4 anni fa su tio
Qualcuno di loro si sente abusato da arroganti e insensate imposizioni

Libero pensatore 4 anni fa su tio
Purtroppo è estremamente complesso gestire una pandemia. È una situazione nuova, alla quale nessuno è abituato. C’è da bilanciare interesse economico e salute. C’è chi privilegia un aspetto e chi un altro. Le decisioni sono figlie di mediazioni e a volte possono anche sembrare incoerenti e forse lo sono per davvero. Io penso che in questa seconda ondata si eviti un lockdown totale perché si teme che l’economia non lo potrebbe reggere. Sono decisioni difficili da prendere, perché basate su previsioni. L’incertezza riguarda anche chi decide e chi fa previsioni. Bisogna anche essere comprensivi ed evitare di trovare il classico capro espiatorio. Questo è un esercizio che riesce a pochi, perché la normale reazione delle persone di fronte ai problemi è quella di trovare un colpevole, che ovviamente può essere chiunque a parte se stesso.

francox 4 anni fa su tio
Tutta l'Europa è sfiduciata dai provvedimenti della Svizzera, non solo i ticinesi. Tranne i manager, loro dettano legge sulla nostra vita. La Swiss ha ciucciato i nostri soldi con la scusa dell'emergenza e poi ha distribuito i bonus ai soliti. Con il benestare dei nostri governanti. Sembra un film dell'orrore.

Luca 68 4 anni fa su tio
fino che si mette l'economia davanti alla salute, non si può pretendere di essere credibili, troppe direttive contraddittorie.
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