Il caso riguarderebbe alcuni richiedenti l'asilo ospitati presso il Centro al Süü a Bombinasco. L'UDC chiede conferme al Consiglio di Stato
BELLINZONA - «Chi beneficia dell’ospitalità del Cantone ne approfitta?». Lo sfondo da cui emerge la domanda è quello di un presunto caso di molestie, subite da una giovane ragazza a opera di «alcuni richiedenti l’asilo ospitati presso il Centro al Süü a Bombinasco», portato alla luce da un'interpellanza presentata da Alain Bühler (UDC) e sottoscritta dai colleghi del gruppo democentrista Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Andrea Giudici e Aline Prada.
«Nelle scorse settimane sarebbero avvenuti fatti preoccupanti a danno di una giovane ragazza adolescente che utilizza regolarmente l’autopostale sulla tratta tra Novaggio e Sessa. Secondo informazioni raccolte, alcuni richiedenti l’asilo ospitati presso il Centro al Süü a Bombinasco avrebbero molestato la giovane con atteggiamenti minacciosi, filmandola e facendo allusioni a sfondo sessuale. Pur non trattandosi, a quanto risulta, di una vera e propria aggressione fisica, la gravità del gesto rimane innegabile», si legge nell'atto parlamentare.
La famiglia della ragazza, proseguono gli interpellanti, si è rivolta ad Autopostale SA e ha pure preso contatto con i responsabili della Croce Rossa (che gestisce il centro di Bombinasco, già oggetto in passato di altre interrogazioni parlamentari a firma democentrista, ndr). «Questi ultimi avrebbero ammesso l’accaduto, informando di aver preso provvedimenti nei confronti degli ospiti coinvolti». Ma, aggiungono Bühler e co-firmatari, «non risulterebbe, al momento, alcuna denuncia formale presentata alle autorità competenti».
Da qui, la lunga lista di domande rivolte all'esecutivo cantonale, a cui viene chiesto principalmente se «è a conoscenza» e può confermare i fatti e se «la Croce Rossa ha tempestivamente informato le autorità cantonali» dopo l'accaduto. Viene inoltre chiesto se «il Consiglio di Stato ritiene opportuno valutare misure per limitare la libertà di movimento, ad esempio impedendo l’uso dei mezzi pubblici, a richiedenti l’asilo che si rendono protagonisti di simili episodi».
Le domande dell'interpellanza
1) Il Consiglio di Stato è a conoscenza dei fatti sopra descritti? Li conferma? Può fornire ulteriori dettagli?
2) Quali provvedimenti sono stati presi nei confronti degli ospiti del centro coinvolti nei fatti segnalati?
3) La Croce Rossa ha tempestivamente informato le autorità cantonali in merito? Quali misure sono previste nei confronti dell’ente gestore?
4) Il Consiglio di Stato ritiene opportuno valutare misure per limitare la libertà di movimento, ad esempio impedendo l’uso dei mezzi pubblici, a richiedenti l’asilo che si rendono protagonisti di simili episodi?
5) A quanto ammonta il contributo finanziario (diretto e indiretto) che il Cantone versa alla Croce Rossa per la gestione dei centri per richiedenti l’asilo?
6) A quanto ammonta il contributo del Cantone per la gestione specifica del Centro al Süü di Bombinasco?
7) Quante persone sono attualmente impiegate presso il centro e con quali funzioni?
8) Quanti educatori o addetti alla formazione sono previsti o effettivamente attivi nella struttura?