Nasce Belli di Sera, uno dei primi eventi post lockdown. Negozianti ed esercenti in festa nella Capitale.
Claudia Pagliari, presidente della Società dei commercianti di Bellinzona: «Veniamo da un periodo durissimo. Celebriamo la rinascita». Guarda la video intervista.
BELLINZONA - Una festa per celebrare la sospirata rinascita. La ripartenza dopo un inverno, anche metaforico, che sembrava interminabile. Negozianti ed esercenti si uniscono a Bellinzona e lanciano Belli di Sera, evento previsto per la serata prefestiva di mercoledì 2 giugno. «Abbiamo tutti davvero bisogno di normalità», sospira Claudia Pagliari, presidente della Società dei commercianti della Capitale, ospite di piazzaticino.ch, la piazza virtuale di Tio/20Minuti.
Entusiasmo sui social – Si tratta di una delle prime importanti manifestazioni pubbliche nella Svizzera italiana, dopo gli allentamenti legati alla pandemia annunciati dalla Confederazione. «A giudicare dall'entusiasmo che circola sui social ci sarà tanta gente. Rispetteremo comunque sempre le normative anti Covid. Sappiamo tutti che la pandemia non è finita. E nessuno vuole che l'incubo ritorni».
Quanta sofferenza – Pagliari non nasconde la fatica vissuta negli scorsi mesi. «Ci potremmo scrivere un libro. È stato un periodo contraddistinto da tanti esperimenti, da esperienze pesanti che hanno danneggiato l'economia locale già non tanto in salute. Speriamo che il nostro sia un evento che faccia da traino ad altri eventi simili in Ticino. C'è la necessità davvero di rilassarsi. È chiaro che la paura ci accompagnerà ancora a lungo. Questo anno tremendo ha lasciato il segno, anche nelle nostre abitudini. È stata dura adattarsi. Ancora oggi su ogni gesto che facciamo dobbiamo fare un sacco di riflessioni».
Il periodo più buio – Secondo Pagliari il periodo più buio risale al periodo tra dicembre 2020 e gennaio 2021. «Quando abbiamo dovuto richiudere. Lì ci siamo resi conto che stava per arrivare qualcosa di brutto. E non parlo ovviamente solo di Bellinzona».
Una Capitale che vuole rifiorire – La Capitale già prima della pandemia era confrontata con una fuga di commercianti dal centro storico. C'è da attendersi una rivoluzione, in negativo, nei prossimi mesi? È in arrivo un'ondata di fallimenti e di partenze? «Nei mesi scorsi abbiamo registrato qualche chiusura. E ci dispiace. Penso però che adesso la situazione si sia un po' assestata. Si vede la fine del tunnel. E quindi anche chi è un po' in difficoltà tiene duro. In più va sottolineato che in Città abbiamo tantissimi turisti, come non ne vedevamo da tempo. È un aspetto veramente positivo».