Oggi a Bellinzona due squadre composte da giocatori con disabilità hanno sfidato le vecchie glorie della FTC e Pro Daro.
Il direttore dei Camaleonti: «Il risultato più bello è quello di veder come lo sport sappia e possa unire sostituendo la parola diversità in amicizia e gioia».
BELLINZONA - È stata una giornata dedicata allo sport e all'inclusione «perfettamente riuscita» quella che è andata in scena oggi a Bellinzona. Sul campo di calcio si sono sfidati le squadre calcistiche dei Camaleonti, di Azatlaf, le vecchie glorie della Federazione Ticinese di Calcio e gli amici della Pro Daro.
Tra un gol e una parata, a vincere sono però stati la solidarietà e il divertimento. «Il risultato più bello - sottolinea il direttore dei Camaleonti Boris Angelucci - è quello di veder come lo sport sappia e possa unire sostituendo la parola diversità in amicizia e gioia».
Due progetti d'inclusione - Le due squadre di calcio sono progetti che mirano all'inclusione di ragazzi e adulti con svariate forme di disabilità.