È quanto dichiarato dal consigliere federale Alain Berset in risposta a una domanda del consigliere nazionale Fabio Regazzi.
BELLINZONA/BERNA - Spetta ai Cantoni e ai rispettivi corpi di polizia autorizzare i rave party e, se necessario, intervenire qualora vengano commessi reati di carattere criminale, come l'uso di droghe. Tuttavia, il Consiglio federale è pronto ad esaminare se le sostanze psicoattive possano essere meglio regolate per evitare tragedie.
È stata questa, in sintesi, la risposta data dal consigliere federale Alain Berset a una domanda posta dal consigliere nazionale Fabio Regazzi (Centro/TI) dopo la morte della 19enne ticinese avvenuta in seguito al consumo di alcol e droghe a un rave party illegale svoltosi a Roveredo (GR).
Il Governo, stando al ministro dell'interno, crede necessario agire nell'ambito delle droghe ricreative sostenendo lo sviluppo da parte dei Cantoni, dei Comuni e delle istituzioni di approcci innovativi per quanto riguarda il consumo di queste sostanze e dello scambio di informazioni e di esperienze.
Berset riconosce inoltre anche il potenziale delle offerte di "drug checking", ovvero l'analisi chimica delle sostanze psicoattive fornita da esperti in una consulenza individuale, affinché persone che fanno uso di droghe possono far analizzare le sostanze prima di consumarle.
Nell'ambito di un postulato, ha concluso Berset, l'Esecutivo si è detto disposto a esaminare se certe sostanze debbano essere disciplinate in modo più chiaro dal punto di vista giuridico, al fine di evitare, per quanto possibile, che si ripetano in futuro casi tragici come quello di Roveredo.