Lo chiede al Consiglio federale, attraverso un postulato, il consigliere nazionale Lorenzo Quadri.
BERNA - Traffico e inquinamento nel Mendrisiotto e nel Luganese. E per il consigliere nazionale Lorenzo Quadri, che ha presentato un postulato al Consiglio federale in questo senso, buona parte della responsabilità è da attribuire ai frontalieri.
Per i frontalieri, precisa Quadri, «la condivisione dell’auto non è un tema»: «Dall’ultimo rilevamento effettuato dal Dipartimento del territorio è emerso che ben l’87% delle auto in entrata targate Italia viaggiano con a bordo il solo conducente».
Le conseguenze viarie di questa situazione «sono dei continui congestionamenti, con tutte le ricadute negative del caso sulla qualità di vita degli abitanti (inquinamento, esposizione al rumore, difficoltà negli spostamenti,...)». E intanto «il numero di frontalieri continua a crescere».
La problematica non si pone però soltanto nel nostro cantone, ma anche in altre regioni ad alta concentrazione di frontalierato. «Nel Canton Ginevra sono state formulate varie proposte per affrontare la situazione. Una di esse, dell’ex consigliere di Stato Pierre Maudet, prevede, durante le ore di punta, un divieto di entrare nel cantone attraverso i valichi secondari per i veicoli con a bordo una sola persona».
Un'idea, quella di Maudet, che Quadri definisce «certamente interessante» e dalla quale ha preso ispirazione il suo postulato. I Cantoni di confine, conclude il consigliere nazionale, «devono avere la possibilità (non l’obbligo) di intervenire in tal senso, anche introducendo dei divieti d’accesso a determinate condizioni. Questo, allo scopo di imporre modalità di trasporto alternative, come la condivisione dell’auto o la mobilità aziendale, che altrimenti, come confermano i dati ticinesi, non decollano».