È una riduzione «temporanea», che «interesserà tutti i paesi europei», ha spiegato l'azienda
Il motivo sarebbe un miglioramento delle capacità di produzione
OSLO - Il laboratorio americano della Pfizer ha avvertito che «dalla prossima settimana» ci sarà un calo nelle consegne di vaccini anti-Covid in Europa, in attesa di migliorare le proprie capacità di produzione. Lo ha reso noto l'Istituto norvegese di sanità pubblica ma «la riduzione temporanea - hanno sottolineato - interesserà tutti i Paesi europei».
Non è chiaro quanto tempo ci vorrà prima che Pfizer torni alla massima capacità di produzione, che sarà aumentata da 1,3 a 2 miliardi di dosi all'anno. Non è stata specificata l'entità della riduzione per l'Europa nel suo insieme, ma per la Norvegia la diminuzione sarà del 17,8%.
La conferma da Berlino e produzione locale - Il governo tedesco ha confermato che le consegne di vaccini Pfizer nell'Ue subiranno un rallentamento, per un periodo che Berlino quantifica in «3-4 settimane». Le consegne ai paesi dell'Ue di quantità pianificate di vaccini Pfizer-BioNTech subiranno ritardi a causa di lavori presso l'impianto in cui vengono prodotti, ha reso noto il ministero della sanità tedesco.
«La Commissione europea e, tramite essa, gli Stati membri dell'Ue sono stati informati che Pfizer non sarà in grado di soddisfare pienamente i quantitativi di consegna promessi per le prossime tre o quattro settimane a causa di lavori di ristrutturazione dell'impianto de Puurs», in Belgio, spiega una nota del ministero.
Il governo regionale di Giessen ha autorizzato la produzione del vaccino anti-coronavirus nello stabilimento di Marburgo di proprietà dell'azienda tedesca BioNTech. Lo ha reso noto il governo dell'Assia a Wiesbaden, secondo quanto riporta Dpa. Il sito, acquisito qualche settimana fa dal gruppo basilese Novartis, dovrebbe entrare in produzione con il vaccino a febbraio. Nei primi sei mesi del 2021 a Marburgo dovrebbero essere prodotte da Biontech-Pfizer 250 milioni di dosi. In tutto la produzione annuale, a regime, prevede 750 milioni di dosi.
Le critiche - Intanto sei ministri della salute dell'Unione europea hanno indirizzato una lettera alla Commissione europea per esprimere «grave preoccupazione» per i ritardi nella consegna del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer e BioNTech. I ministri di Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia definiscono «inaccettabile» la situazione che a loro parere «diminuisce la credibilità del processo di vaccinazione».
Occhio ai documenti rubati - I documenti legati al vaccino anti Covid Pfizer-BioNtech che sono stati rubati nel corso di un cyber attacco contro l'agenzia europea del farmaco (Ema) «sono stati manipolati» prima di essere pubblicati e condivisi online.
Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione europea, rispondendo ad alcune domande.
«I documenti sono stati manipolati prima della loro pubblicazione online, in modo tale da minare la fiducia nei vaccini. Tali documenti sono perciò da considerare col massimo della cautela» ha dichiarato il portavoce.