Cerca e trova immobili
Tutti quelli che dopo il Covid si sono licenziati in tronco (e non sono più tornati)

STATI UNITITutti quelli che dopo il Covid si sono licenziati in tronco (e non sono più tornati)

18.10.21 - 06:30
Sono milioni ad aver messo in discussione la proprie scelte durante la pandemia, e in diversi settori è crisi manodopera
Keystone
Tutti quelli che dopo il Covid si sono licenziati in tronco (e non sono più tornati)
Sono milioni ad aver messo in discussione la proprie scelte durante la pandemia, e in diversi settori è crisi manodopera

NEW YORK - Un numero sempre maggiore di americani ha deciso di lasciare il lavoro. Nel mese di agosto infatti si è registrato un record di dimissioni. Parliamo di milioni di persone, precisamente 4.3 milioni, quasi il 3% della forza lavoro. 

Il coronavirus, con la variante Delta che continua a preoccupare, è sicuramente uno dei motivi alla base di questo dato. I lavoratori hanno paura e spesso scelgono di restare a casa, nonostante la chiamata dei datori di lavoro.

Ma, spiegano gli esperti, non è solo questo. La pandemia ha sicuramente imposto a tutti di ripensare il proprio tempo e le priorità. Per cui sono in tanti, ad esempio, ad aver lasciato un impiego che richiedeva loro di fare i pendolari per svariate ore al giorno, per cercare incarichi online, da poter svolgere in remoto, a casa propria. Tra gli altri fattori condizionanti: la ricerca di una maggiore flessibilità degli orari, condizioni sanitarie più sicure e una maggiore soddisfazione e felicità lavorativa. 

L’altro lato della medaglia del mondo del lavoro negli Stati Uniti oggi è quello che vede le compagnie, più o meno grandi, continuare a soffrire per la mancanza di persone da assumere. 

Il numero maggiore di licenziamenti riguarda il settore della ristorazione, ristoranti, bar e hotel. A New York ormai, anche ora che sono terminati gli assegni di disoccupazione, non c’è ristorante che non abbia bisogno di forza lavoro, tra sala e cucina.

Fare il cameriere, se prima della pandemia veniva considerato nella media rispetto ad altri lavori non specializzati, ora viene scartato anche dai più giovani, alla ricerca di sicurezze e condizioni diverse. 

«Il mondo della ristorazione è innegabile che stia avendo molti problemi. Nessuno riesce a trovare personale, tutti sono alla continua ricerca di persone da assumere in qualsiasi posizione - ci spiegano Gemma Citro e Fotis, manager di Palma, uno dei ristoranti storici del west village, a Manhattan - Durante questa pandemia, che sembra non finire mai, le persone non vogliono rischiare la loro salute e preferiscono rimanere a casa o svolgere professioni meno a contatto con il pubblico». 

Le dimissioni dei quattro milioni di americani, anche se in proporzione minore, hanno riguardato poi il mondo dell’edilizia e dei trasporti, mentre non hanno conosciuto particolari modifiche i settori più professionali, come quelli degli avvocati e degli ingegneri, per esempio, dove è ancora possibile alternare il lavoro da casa, con quello in ufficio.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE