Sono milioni ad aver messo in discussione la proprie scelte durante la pandemia, e in diversi settori è crisi manodopera
NEW YORK - Un numero sempre maggiore di americani ha deciso di lasciare il lavoro. Nel mese di agosto infatti si è registrato un record di dimissioni. Parliamo di milioni di persone, precisamente 4.3 milioni, quasi il 3% della forza lavoro.
Il coronavirus, con la variante Delta che continua a preoccupare, è sicuramente uno dei motivi alla base di questo dato. I lavoratori hanno paura e spesso scelgono di restare a casa, nonostante la chiamata dei datori di lavoro.
Ma, spiegano gli esperti, non è solo questo. La pandemia ha sicuramente imposto a tutti di ripensare il proprio tempo e le priorità. Per cui sono in tanti, ad esempio, ad aver lasciato un impiego che richiedeva loro di fare i pendolari per svariate ore al giorno, per cercare incarichi online, da poter svolgere in remoto, a casa propria. Tra gli altri fattori condizionanti: la ricerca di una maggiore flessibilità degli orari, condizioni sanitarie più sicure e una maggiore soddisfazione e felicità lavorativa.
L’altro lato della medaglia del mondo del lavoro negli Stati Uniti oggi è quello che vede le compagnie, più o meno grandi, continuare a soffrire per la mancanza di persone da assumere.
Il numero maggiore di licenziamenti riguarda il settore della ristorazione, ristoranti, bar e hotel. A New York ormai, anche ora che sono terminati gli assegni di disoccupazione, non c’è ristorante che non abbia bisogno di forza lavoro, tra sala e cucina.
Fare il cameriere, se prima della pandemia veniva considerato nella media rispetto ad altri lavori non specializzati, ora viene scartato anche dai più giovani, alla ricerca di sicurezze e condizioni diverse.
«Il mondo della ristorazione è innegabile che stia avendo molti problemi. Nessuno riesce a trovare personale, tutti sono alla continua ricerca di persone da assumere in qualsiasi posizione - ci spiegano Gemma Citro e Fotis, manager di Palma, uno dei ristoranti storici del west village, a Manhattan - Durante questa pandemia, che sembra non finire mai, le persone non vogliono rischiare la loro salute e preferiscono rimanere a casa o svolgere professioni meno a contatto con il pubblico».
Le dimissioni dei quattro milioni di americani, anche se in proporzione minore, hanno riguardato poi il mondo dell’edilizia e dei trasporti, mentre non hanno conosciuto particolari modifiche i settori più professionali, come quelli degli avvocati e degli ingegneri, per esempio, dove è ancora possibile alternare il lavoro da casa, con quello in ufficio.