Più avanza l'invasione russa, più le luci nelle città si fanno fioche. Ma si tratta in parte anche di strategia
KIEV - Un paese sempre più al buio, e non solo metaforicamente. Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio, il paese ha cominciato a spegnersi, stando alle immagini satellitari che catturano le luci intense delle città, e analizzate dalla Cnn.
Kiev, Kharkiv e Odessa a metà febbraio brillavano nella notte, prima dell'attacco russo. Già il giorno dopo, il 25 febbraio, le immagini mostrano una drastica riduzione delle luci nell'intero paese.
In parte si tratta anche di strategia: a Leopoli le autorità hanno ordinato di spegnere tutte le luci come misura preventiva. Nel momento in cui scatta il coprifuoco tutte le illuminazioni della città vengono spente, comprese quella stradale.
Analizzando le immagini sono inoltre emersi i dettagli riguardanti un'insolita attività. Le immagini satellitari della notte del 28 febbraio mostravano sorgenti di luce a ovest e a nord di Kiev. Probabilmente possono essere attribuite ai convogli militari russi che si stavano avvicinando alla capitale.
Perché i russi si muovevano con le luci accese? Una risposta certa al momento non c'è, ma il gesto è stato giudicato come "sprovveduto" dagli esperti, forse dovuto alla mancanza di equipaggiamenti o di addestramento notturno.