Il 39enne polacco aveva aggredito Mette Fredriksen lo scorso giugno, colpendola al braccio. Per lui 4 mesi di detenzione.
COPENHAGEN - L'uomo che a giugno aggredì la premier danese Mette Fredriksen è stato condannato a quattro mesi di carcere e poi all'espulsione dalla Danimarca.
L'aggressione è avvenuta alla vigilia delle elezioni europee quando la premier danese stava passeggiando nel centro di Copenaghen.
L'uomo, un cittadino polacco 39enne che risiede in Danimarca da anni, ha riferito alla corte di non ricordarsi di quanto avvenuto: «Sei colpevole di aver sferrato un pugno sul braccio destro al primo ministro», ha dichiarato il giudice Jacob Scherfig.