Il responsabile della Gendarmerie Nationale ha parlato di "condizioni particolarmente difficili"
PARIGI - "Stiamo facendo di tutto per restituire i corpi delle vittime alle famiglie il più presto possibile". Lo ha detto un responsabile della Gendarmerie Nationale nel corso di una conferenza stampa nella zona della strage del volo Germanwings, ritrasmessa in diretta da I-Télé.
Il responsabile ha parlato di "condizioni particolarmente difficili", visto il rilievo scosceso della zona in cui si è schiantato l'aeroplano. "Tradizionalmente, nelle catastrofi, il 90% dei riconoscimenti si fa attraverso i denti delle vittime", analisi che è stata affidata a una squadra di dentisti.
"Il DNA è comunque l'elemento determinante per procedere alle identificazioni - ha proseguito il responsabile francese - il DNA verrà comparato con quello dei famigliari delle vittime. Ma i soccorritori si basano anche su altri elementi ritrovati sul posto, come i documenti di identità, gli orologi e i gioielli".
"Si lavora senza sosta dalle otto del mattino alle 18:30", ha detto ancora la fonte, spiegando che i soccorritori hanno ridotto al minimo le pause di lavoro, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.
La famiglia del copilota - C'erano anche i parenti del copilota dell'Airbus schiantatosi sulle Alpi assieme ai familiari dell'equipaggio dell'aereo che ieri hanno reso omaggio alle vittime del disastro aereo a Le Vernet. Lo conferma Lufthansa, precisando però che il gruppo era separato dai parenti dei passeggeri. È possibile che si siano incrociati, anche se non trova per ora altre conferme la notizia dell'incontro di cui oggi ha parlato la moglie del sindaco di Le Vernet, Joel Balique.