L'ex governatore ha mantenuto un atteggiamento «pugilistico e paranoico» nel colloquio di 11 ore
NEW YORK - La procuratrice generale di New York Letitia James ha reso nota la trascrizione di 515 pagine del colloquio di 11 ore tra l'ex governatore Andrew Cuomo e gli avvocati incaricati di guidare l'indagine sulle accuse di molestie sessuali.
I documenti, secondo quanto riportato dai media Usa, mostrano un atteggiamento definito «pugilistico e paranoico» dell'ex governatore mentre nega le accuse contro di lui. Quando gli è stato chiesto se avesse rimpianti per qualcosa che ha detto ad alcune donne sul posto di lavoro, Cuomo ha risposto: «No».
L'ex governatore è stato interrogato sulle denunce di 10 donne tra cui Lindsey Boylan, sua ex assistente secondo cui lui le ha chiesto di giocare a strip poker mentre erano in viaggio in aereo. Accusa che Cuomo nega categoricamente nella trascrizione, dicendo agli investigatori: «Non ho mai detto giochiamo a strip poker». Poi gli è stato domandato se la sua assistente Stephanie Benton si fosse mai seduta sulle sue ginocchia: «Oh, potrebbe averlo fatto. Ma non ricordo», ha replicato lui.
Nel corso del lungo colloquio ha poi ammesso che nel 2020 non ha completato la formazione sulle molestie sessuali dello stato di New York, diventata obbligatoria dopo che lui stesso l'ha firmata come legge, perché era «impegnato con il Covid».
Il suo portavoce Rich Azzopardi ha affermato che «queste trascrizioni includono revisioni discutibili e sollevano ancora più domande sulle omissioni chiave fatte durante questo processo, che puzza di cattiva condotta dell'accusa».