Almeno 139 feriti sono stati ricoverati in ospedale: un membro del partito di Governo è stato trovato morto
Secondo gli esperti, la fase che si apre ora nel Paese è critica: non c'è una chiara soluzione prevedibile
COLOMBO - Almeno dieci morti, tra cui un membro del partito di Governo, e 139 feriti. È questo il bilancio attuale e odierno degli scontri che stanno macchiando di sangue le strade dello Sri Lanka, e che arrivano in contemporanea con la notizia delle dimissioni del premier Mahinda Rajapaksa e di tutto il Governo.
È la cronaca di una giornata inverosimile, riportata dai media locali e internazionali. Il Paese dell'Asia meridionale, lo ricordiamo, è squarciato dai diversi scontri che si scatenano da settimane a causa della peggiore crisi economica vissuta dall'isola dal momento della sua indipendenza. Da mesi, infatti, in Sri Lanka si verificano blackout e c'è una grave carenza di cibo, carburante e medicinali.
Di conseguenza, la popolazione è scesa in piazza, e in risposta - da venerdì - il governo ha imposto lo stato di emergenza attribuendo ai militari ampi poteri, criticando il comportamento «violento e minaccioso» dei manifestanti contro il governo. Da lunedì, poi, dei sostenitori del governo Rajapaksa hanno reagito al blocco del paese attaccando i campi eretti dai protestanti anti-governativi davanti all'ufficio presidenziale e distruggendo i loro cartelli, esacerbando ancor più la situazione.
Seppur il Governo li abbia invitati alla calma, ricordando che «la violenza porta solo violenza», la situazione non si è più tranquillizzata, anzi. L'escalation ha raggiunto il suo apice nella giornata di oggi, dove gli scontri hanno provocato fino a 140 feriti accertati, un numero che potrebbe essere in realtà molto più alto.
Coprifuoco in tutto il Paese
La notizia delle dimissioni del governo è stata accompagnata dall'immediata proclamazione di un coprifuoco in tutto il Paese.
Per quanto riguarda il membro del partito di governo morto si tratterebbe di Amarakeerthi Athukorala, deputato che avrebbe aperto il fuoco ferendo gravemente due persone dopo che un gruppo di manifestanti aveva bloccato la sua auto. «Il deputato è fuggito dalla scena e si è rifugiato in un edificio vicino», ha detto per telefono all'AFP un funzionario di polizia, «migliaia di persone hanno circondato l'edificio e lui si è poi tolto la vita con la sua rivoltella».
La nuova fase che si apre nel Paese è critica, senza una chiara soluzione prevedibile, hanno commentato alcuni osservatori internazionali, secondo i quali «nel Paese adesso può succedere di tutto», riporta l'agenzia Keystone-ATS.