Il sistema di controllo del traffico è ancora manuale e viene gestito dai capistazione, intanto si aggrava il bilancio dei morti
LARISSA - Potrebbe esserci un errore umano all'origine del catastrofico scontro tra treni in Grecia, costato finora la vita ad almeno 40 persone, molte delle quali studenti ventenni che tornavano a Salonicco dopo le festività del 'Lunedì pulito', il giorno che per i greci ortodossi segnala fine del Carnevale e l'inizio della Quaresima.
È quanto ipotizzano i media greci, dove si sottolinea, citando i sindacati di settore, come il sistema di controllo dei treni sia ancora manuale: ovvero il traffico viene regolato telefonicamente dai capi stazione, che danno il via libera al passaggio dei convogli.
L'inchiesta, coordinata dal magistrato di Larissa Stamatis Daskalopoulos, è naturalmente appena iniziata, ma si starebbe verificando, come dimostra l'arresto del capostazione locale, il comportamento dei responsabili delle stazioni di Larissa e Paleofarsalos, per accertare quale dei due treni fosse stato inviato sul binario sbagliato. Dalle prime indicazioni sembra si trattasse di quello su cui viaggiavano i passeggeri. Il treno passeggeri non era uno dei due Freccia Bianca ad alta velocità che ogni giorno collegano Atene e Salonicco - chiamati Intercity Express - ma un treno più lento.
Il capostazione di Larissa, 59 anni, arrestato dalla polizia greca è accusato, tra le altre cose, di omicidio colposo per negligenza e lesioni personali per negligenza, come riportato dall'agenzia di stampa Ana-mpa. Proseguono intanto le operazioni di soccorso dei pompieri che si concentrano sul secondo vagone del treno passeggeri, per procedere infine alla terza carrozza dove si teme ci siano molte persone intrappolate.
Il bilancio verosimilmente si aggraverà, come confermato dall'ultimo bollettino che aggiorna i decessi dai 38 delle ultime ore ai 40. Sono però ancora almeno 50-60 i dispersi e diversi fra i feriti sono in condizioni gravissime, se non critiche. A confermarlo è l'emittente statale ERT.
Bandiere a mezz'asta a Bruxelles, fuori da tutti gli edifici della Commissione europea per onorare la memoria delle vittime del tragico incidente. A confermare la misura di lutto è stata la vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas in un post su Twitter. Schinas ha sottolineato che l'indicazione è stata data dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.