La docente milanese Ilaria Salis, detenuta a Budapest per aver aggredito tre militanti di estrema destra.
BUDAPEST - Manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente come un guinzaglio esattamente come accaduto nell'udienza del 29 gennaio. È entrata così questa mattina in aula Ilaria Salis, la 39enne docente milanese in carcere a Budapest da 13 mesi con l'accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra.
Mentre attendiamo di entrare arriva Ilaria Salis, di nuovo in catene.#IlariaSalis pic.twitter.com/FKamW4sCI9
— Maurizio Acerbo (@maurizioacerbo) 28 marzo 2024
Prima dell'inizio dell'udienza, il gruppo composto dai legali e amici è stato minacciato da alcuni estremisti di destra. «Ci aspettavano e ci hanno insultato e minacciato in ungherese», ha detto l'avvocato Eugenio Losco.
«Ci hanno fatto delle riprese con i telefonini, ci hanno ripreso e il nostro traduttore ci ha detto che ci stavano minacciando», ha proseguito Losco.
Del gruppo di una quindicina di persone italiane minacciate faceva parte anche il fumettista italiano Zerocalcare, oltre a esponenti di Giuristi democratici.