Ecco la dichiarazione del vertice della Comunità politica europea tenutosi a Granada
GRANADA - «L'allargamento è un investimento geostrategico per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità. È un motore per migliorare le condizioni economiche e sociali dei cittadini europei, ridurre le disparità tra i paesi e promuovere i valori su cui si fonda l'Unione. In vista della prospettiva di un ulteriore allargamento dell'Unione, sia l'Ue che i futuri Stati membri devono essere pronti». È quanto si legge nella Dichiarazione di Granada, approvata all'unanimità nel vertice dei 27 Stati membri dell'Ue tenuto nella località spagnola.
La dichiarazione non contiene alcun orizzonte temporale per l'ingresso dei paesi candidati dopo che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel nelle settimane scorse aveva suggerito il 2030. «Alcuni hanno espresso riserve», ha spiegato Michel in conferenza stampa.
Nel testo si legge inoltre che «gli aspiranti membri devono intensificare i loro sforzi di riforma, in particolare nel settore dello stato di diritto, in linea con la natura meritocratica del processo di adesione e con l'assistenza dell'Ue. Parallelamente, l'Unione deve porre le basi e le riforme interne necessarie. Definiremo le nostre ambizioni a lungo termine e le modalità per raggiungerle. Affronteremo le questioni chiave relative alle nostre priorità e politiche e alla nostra capacità di agire. Ciò renderà l'Ue più forte e rafforzerà la sovranità europea».
Al fianco di Kiev
«Dopo l'incontro di Versailles (Francia), abbiamo agito con decisione. Minacciati dal ricatto energetico, abbiamo ridotto notevolmente la nostra dipendenza e diversificato le nostre fonti. Di fronte all'irrigidimento delle catene di approvvigionamento e alla concorrenza internazionale, abbiamo rafforzato la nostra base economica. Risoluti ad assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza e difesa e ad assistere l'Ucraina, abbiamo rafforzato le capacità dell'Europa», indica poi la Dichiarazione di Granada.
«Continueremo a sostenere l'Ucraina e il suo popolo per tutto il tempo necessario. Abbiamo anche confermato che il futuro dei nostri aspiranti membri e dei loro cittadini è all'interno dell'Unione europea. Occorre fare di più. Oggi a Granada abbiamo discusso le priorità e le azioni chiave necessarie per un'Europa forte, dinamica, competitiva e coesa in un mondo che cambia», si legge ancora nel testo che rimanda all'approvazione di una nuova Agenda strategica il prossimo anno.
«Lavoreremo sulla nostra resilienza e sulla nostra competitività globale a lungo termine, assicurandoci che l'Ue abbia tutti gli strumenti necessari per garantire una crescita sostenibile e inclusiva e una leadership globale in questo decennio cruciale. Affronteremo le vulnerabilità e rafforzeremo la nostra preparazione alle crisi, non da ultimo nel contesto dei crescenti rischi climatici e ambientali e delle tensioni geopolitiche», si legge ancora nel testo.