Il riorientamento della società verso i servizi sta dando i suoi frutti
NEW YORK - Apple resiste al coronavirus che l'ha costretta a chiudere i suoi impianti e i suoi punti vendita. Nel secondo trimestre dell'esercizio fiscale i ricavi di Cupertino sono saliti dell'1% a 58,3 miliardi di dollari. L'utile netto è calato del 3% a 11,25 miliardi di dollari.
Risultati sopra le attese degli analisti ma che non bastano a Wall Street. Dopo un iniziale balzo, i titoli Apple calano nelle contrattazioni after hours appesantiti dalla decisione di Cupertino di non pubblicare alcuna guidance per il trimestre in corso in seguito alla mancanza di certezze.
La performance di Apple mostra come il riorientamento della società verso i servizi sta dando i suoi frutti. I ricavi dai servizi sono infatti saliti di quasi il 17% a 13,35 miliardi, bilanciando almeno in parte il calo del 3,4% a 44,97 miliardi dei ricavi da iPhone, iPad e Mac.
«Nonostante l'impatto senza precedenti del Covid-19 siamo lieti di comunicare che Apple è in crescita nel trimestre, spinta dai servizi e dai dispositivi elettronici da indossare», afferma il CEO Tim Cook. Nell'annunciare i risultati trimestrali Apple ha comunicato un aumento del dividendo del 6% a 82 centesimi per azione e del programma di buyback per ulteriori 50 miliardi.
«Abbiamo generato un cash flow di 13,3 miliardi di dollari nel trimestre, in aumento di 2,2 miliardi rispetto allo scorso anno - osserva Luca Maestri, il chief financial officer di Apple -. Abbiamo fiducia nel nostro futuro e continuiamo a effettuare significativi investimenti in tutte le aree della nostra attività per arricchire le vite dei nostri clienti, sostenere i nostri piani di lungo termine, incluso il nostro impegno a contribuire per 350 miliardi di dollari in cinque anni all'economia americana».