Perché sono degli NFT, a metterli in vendita uno dei figli di John, Julian: «Bello condividere l'eredità di famiglia»
LOS ANGELES - Tre chitarre possedute da John Lennon e la bozza del testo di “Hey Jude” scritto da Paul McCartney, sono solo alcuni dei cimeli messi all'asta dal figlio del celebre Beatle, Julian Lennon, solo che in realtà lui non se ne separerà.
Già perché, come riporta Reuters, in vendita verranno messe delle versioni NFT, quindi digitali, delle stesse. Per chi non conoscesse gli NFT si tratta di opere o beni digitali a cui viene conferita unicità tramite l'assegnazione a uno "slot" blockchain, un po' come avviene con le criptovalute.
Sebbene quelle messe in vendita dall'erede di Lennon siano, di fatto, file digitali (quindi foto e/o audio) sono parificabili agli oggetti reali perché non-replicabili. Possedere un NFT non significa però che si avrà possesso del correlativo reale (se esiste), ed è questo il caso dei cimeli di Lennon le cui controparti fisiche resteranno - verosimilmente - in possesso della famiglia.
«Mi sento estremamente fortunato a vivere in un momento storico in cui le innovazioni mi permettono di condividere degli oggetti così personali della storia dei Lennon», ha spiegato Julian, «attraverso questa collezione NFT potrò condividere l'eredità di mio padre in un modo nuovo».
Oltre alle chitarre e al testo della canzone, anche la mitica giacca del “Magical Mystery Tour” e il mantello nero di “Help”. Al momento, il più quotato resta la bozza di “Hey Jude” che gravita attorno ai 50mila dollari sul sito d'aste di memorabilia rock Julien's Auctions.
Nuova frontiera della finanza e degli investimenti, il giro degli NFT è rilevantissimo ed è nell'ordine delle decine di miliardi di dollari.