Secondo gli economisti zurighesi il responso è chiaro: ci si deve preparare a un rallentamento congiunturale
ZURIGO - Raffreddamento in vista per l'economia svizzera alla fine dell'anno: è l'indicazione che emerge dal barometro del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF).
L'indicatore si è attestato in settembre a 93,8 punti, 0,3 punti in più del dato - rivisto fortemente al rialzo, da 86,5 a 93,5 - di agosto, riferisce il KOF in un comunicato odierno. Il parametro è inferiore alle aspettative degli analisti, ma non stupisce visto l'intervento a posteriori sul mese precedente.
Dopo quattro mesi di flessione il dato segna un lievissimo incremento: rimane però a un livello più basso della media pluriennale di 100. Il responso quindi è chiaro: ci si deve preparare a un rallentamento congiunturale, scrivono gli economisti zurighesi.
Stando al KOF il mini-avanzamento di settembre è dovuto agli indicatori dell'industria manifatturiera e di alcuni comparti di servizi. Segnali negativi giungono per contro dai segmenti della finanza e delle assicurazioni, come pure dalla domanda estera.
Il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo presenta il suo barometro - pubblicato sin dagli anni 70 del secolo scorso - come un indicatore che anticipa l'evoluzione dell'economia. Si compone di diversi dati: attualmente comprende centinaia di sottoindicatori.
In seguito alla crisi del coronavirus e al relativo confinamento il barometro si era contratto nel maggio 2020 al minimo storico di 49,6 punti, per poi risalire sino a un record di 143,7 punti nel maggio 2021. Nel frattempo è calato di nuovo sensibilmente.