Crescita leggermente superiore alle stime e disoccupazione più contenuta: è quanto emerge dalle risposte degli economisti consultati dal KOF
ZURIGO - La crescita economica svizzera sarà nel 2023 leggermente superiore a quanto finora supposto e la disoccupazione sarà più contenuta: è l'indicazione che emerge dalle risposte degli economisti consultati questo mese dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF).
Secondo i risultati del sondaggio "Consensus Forecast", pubblicato oggi, nel 2023 finire il prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe salire del +0,8%, a fronte del +0,7% preventivato in dicembre. Viene avanzata anche una prima stima per il 2023, pari a +1,6%.
Il rincaro dovrebbe raggiungere il 2,4% quest'anno, l'1,3% nel 2023 e l'1,1% fra cinque anni. Più favorevole è la previsione sulla disoccupazione: nel 2023 la quota dei senza lavoro è attesa al 2,1%, valore inferiore di 0,3 punti a quello pronosticato tre mesi or sono. Le cifre sono un più alte per il 2024 (2,4%) e per il 2028 (2,5%).
Sempre secondo i 15 specialisti interrogati dal KOF fra il 28 febbraio e il 22 marzo il corso franco/euro si situerà a 0,99 sia fra tre mesi che tra un anno. Negli stessi momenti i tassi delle obbligazioni a 10 anni della Confederazione saranno a 1,69% e a 1,82%. Il tasso di riferimento Saron (Swiss Average Rate Overnight) è invece pronosticato a 1,53% e 1,81%.
Non molto mutati sono i pronostici riguardo all'evoluzione del mercato azionario: per i prossimi tre mesi si scommette su un indice SPI a 14'067 punti e in un anno l'indicatore dovrebbe trovarsi a 14'201. A titolo di confronto, stamani l'SPI fluttua intorno ai 14'100 punti.
Le previsioni del KOF Consensus Forecast (giunto alla 109esima edizione) non vanno confuse con quelle del centro congiunturale stesso, che sono state pubblicate il 21 marzo.