In calo sia le esportazioni che le importazioni
BERNA - Dopo due anni di forte crescita nel 2023 il commercio estero ha registrato una tendenza negativa: sono diminuite sia le esportazioni, scese dell'1,2% a 274 miliardi franchi, sia le importazioni, che si sono contratte del 3,8% a 226 miliardi. L'anno si è chiuso con un'eccedenza di 49 miliardi (erano 43 nel 2022).
I dati sono stati diffusi oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e le variazioni sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a +2,5% (export) e -2,0% (import).
I vari settori dell'export hanno mostrato andamenti assai differenti. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) +0,7% (a 135 miliardi di franchi: nuovo record); seguono le macchine e l'elettronica (-0,5% a 33 miliardi), l'orologeria (+7,6% a 27 miliardi), gli strumenti di precisione (-2,0% a 18 miliardi) e i metalli (-9,0% a 14 miliardi).
A livello geografico, il continente più importante per il Made in Switzerland rimane l'Europa (invariato 151 miliardi), con un contributo significativo fornito da Germania (-2,4% a 43 miliardi) e Italia (+2,5% a 21 miliardi), che sono il secondo e il terzo fra i principali sbocchi dell'export. In flessione è il Nordamerica (-3,5% a 57 miliardi), con gli Stati Uniti che mostrano una contrazione (-3,7% a 49 miliardi), pur mantenendo il primato di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un passo indietro l'Asia (-2,9% a 57 miliardi), con l'arretramento della Cina (-3,5% a 15 miliardi).
Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (+6,8% a 70 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-1,8% a 2,8 miliardi), veicoli (+14,2% a 21 miliardi), metalli (-14,7% a 16 miliardi), prodotti energetici (-40,4% a 13 miliardi) e derrate alimentari (-0,7% a 13 miliardi). Riguardo alle regioni, sono in flessione sia l'Europa (-2,1% a 164 miliardi) che il Nordamerica (-4,2% a 15 miliardi), come pure l'Asia (-9,4% a 42 miliardi).
Una annotazione va data anche su dicembre, che è si è chiuso con esportazioni per 21,7 miliardi di franchi e importazioni di 20,3 miliardi. L'avanzo è di 1,4 miliardi.