Il fornitore di carte di credito: decisione che «non è una buona notizia per i commercianti svizzeri»
SAN GALLO - Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto oggi un provvedimento cautelare richiesto dall'azienda fornitrice di carte di credito Visa, la quale aveva domandato che l'aumento delle commissioni interbancarie introdotte il primo luglio 2023 venisse applicato anche durante lo svolgimento dell'inchiesta intrapresa dalla Commissione della concorrenza (Comco) ai danni della società.
A fine giugno dello scorso anno, la Comco ha aperto un'indagine contro Visa, a causa dell'aumento delle commissioni interbancarie per le transazioni effettuate con carte di credito o di debito in Svizzera.
Visa ha poi chiesto un chiarimento alla Comco, la quale ha ritenuto l'aumento voluto dalla società inappropriato. In particolare, l'azienda ha domandato all'autorità di vigilanza di poter mantenere l'incremento della commissione fino alla conclusione dell'indagine, richiesta prontamente respinta dalla Comco, la quale ha sostenuto che tale misura sarebbe stata contraria alla legge anti monopoli.
Il fornitore di carte di credito ha dunque impugnato questa decisione presso il TAF. Secondo il tribunale di San Gallo, l'unico scopo di Visa nel rivolgersi alla Comco era però quello di voler evitare di incorrere in sanzioni durante l'indagine.
Raggirare eventuali sanzioni, nell'interesse della propria azienda, rappresenta tuttavia un'infrazione alla legge sui cartelli. Questa norma stabilisce che anche le società devono assumersi il rischio di incorrere in sanzioni. Il TAF ha inoltre ritenuto che la valutazione preliminare della Segreteria della Comco fornisca una sufficiente certezza giuridica.
«Non è una buona notizia» - La decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF) di non ammettere il provvedimento d'urgenza richiesto da Visa in merito alle commissioni introdotte il primo luglio 2023 «non è una buona notizia per i commercianti svizzeri», scrive questa sera il fornitore di carte di credito in un comunicato.
L'azienda sottolinea di aver ridotto la commissione per i pagamenti di debito lo scorso mese di luglio, allineandola alle tariffe europee. Tuttavia, secondo Visa, gli esercenti svizzeri non stanno beneficiando appieno di questa riduzione a causa di «incertezze giuridiche» che permarranno fino al completamento dell'indagine della Commissione della concorrenza (COMCO).
Visa «esaminerà attentamente» la sentenza e deciderà quali azioni intraprendere «a tempo debito».