Giù del 7,2% rispetto all'anno scorso.
BIENNE - Le vendite di orologi svizzeri all'estero hanno subito un netto calo in giugno, sulla scia della debolezza dei mercati asiatici, all'eccezione del Giappone.
Stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH), nel sesto del 2024 le esportazioni si sono attestate a 2,3 miliardi di franchi, in flessione del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. In termini di numero i segnatempo smerciati hanno presentato un arretramento ancora più marcato, pari al 19,1% (a 1,3 milioni).
A livello di singoli mercati, dominano gli Stati Uniti (+6,5% a 376 milioni di franchi), il principale sbocco del made in Switzerland. Al secondo posto figura il Giappone (+13,2% a 175 milioni), seguito da Hong Kong (-23,1% a 166 milioni), Cina continentale (-36,5% a 163 milioni), Regno Unito (-2,3% a 156 milioni) e Singapore (-10,8% a 141 milioni). Insieme questi sei mercati rappresentano il 52% delle vendite oltre frontiera.
Con accenti diversi si presenta l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un decremento dello 6,4% in termini di valore, la gamma 200-500 una flessione del 23,3%, il comparto 500-3000 segna -31,4%, mentre per la fascia oltre 3000 franchi si osserva un -0,5%.