Il campione italiano soffrirà e suderà in Ticino per provare a recuperare per la Corsa Rosa.
«Tre giorni di recupero assoluto prima di ricominciare».
LUGANO - La caduta di mercoledì, l’operazione di giovedì, la speranza di venerdì. Le ultime 48 ore Vincenzo Nibali le ha trascorse sulle montagne russe. Prima è finito sull’asfalto in allenamento, poi la corsa in ospedale, poi ancora le brutte notizie con la comunicazione della frattura del radio destro: il campione italiano ha affrontato una discesa dolorosissima. Ma in seguito ha iniziato immediatamente la salita, come tante volte ha fatto nella sua carriera. Ricoverato all’Ars Medica, il 36enne è infatti finito sotto i ferri per un “intervento chirurgico - durato circa un’ora - di riduzione e osteosintesi della frattura del radio distale destro, con posizionamento di placca e viti metalliche”. Tutto finito? Per nulla: l’obiettivo è chiaro, tornare il prima possibile in bici per presentarsi al via del Giro d’Italia, in programma dall’8 maggio.
È una vera e propria corsa contro il tempo per lo Squalo, che oggi, venerdì, tornerà a casa dopo la medicazione classica: ovvero la sostituzione del bendaggio e la rimozione del drenaggio. I prossimi giorni saranno invece segnati da un “percorso di fisioterapia passiva e attiva, con ogni probabilità grazie ad un tutore”. Dove? Non all’Ars Medica né in una struttura italiana. Nibali rimarrà a Lugano e si affiderà a Rehability. A fine mese, a seconda di come procede il recupero, prenderà poi una decisione definitiva riguardo al ritorno alle competizioni.