Sei medaglie mondiali per i rossocrociati
DOKSY - La Svizzera chiude i mondiali di corsa d'orientamento in Repubblica Ceca con sei medaglie, grazie all'argento di Matthias Kyburz e al bronzo di Simona Aebersold nella lunga distanza, la disciplina regina.
Nella gara maschile l’argoviese ha terminato secondo, permettendo alla Svizzera di chiudere dietro soltanto a una straordinaria Svezia nel medagliere per nazioni. A vincere in 95’55” è stato il giovanissimo norvegese Kasper Fosser, autore di una gara perfetta e in grado di raggiungere non solo Kyburz che partiva davanti a lui di 3’, ma anche il connazionale Magne Daehli, terzo classificato e partito ben 6’ prima. A pagar dazio a questo trio che ha corso parte della gara insieme è stato Daniel Hubmann, che nonostante un'ottima prestazione ha terminato ai piedi del podio, con 17” di ritardo. Buona anche la prestazione degli altri svizzeri: sesto Martin Hubmann, fratello di Daniel, a +7’59” e settimo Florian Howald, a +8’59”.
Nella gara femminile ancora medaglia e ancora di bronzo per la giovane rossocrociata Simone Aebersold, che porta così a quattro il numero di metalli preziosi personali conquistati in questa rassegna iridata. La bernese ha terminato la gara regina in 80’28”, venendo preceduta di 19” dalla russa Natalia Gemperle e di 3’17” dall’imbattibile svedese Tove Alexandersson. Con questa vittoria, la Alexandersson ha conquistato quindi il titolo mondiale in ogni disciplina del palinsesto iridato. L’ultima a riuscirci era stata la leggendaria Simone Niggli-Luder nel 2005 ad Aichi, Giappone.
Nulla da fare per la ticinese Elena Roos: già attardata per un errore di scelta dopo il secondo punto, si è fatta recuperare da Gemperle. La 30enne di Cugnasco ha poi commesso un grave errore al quindicesimo punto di controllo, perdendo definitivamente il contatto con le migliori atlete e terminando la gara solo in sedicesima posizione, con oltre 12’ di ritardo. Punto quindici che è costato caro anche ad Aebersold: senza l’errore che le ha fatto perdere quasi un minuto, la bernese avrebbe infatti probabilmente potuto chiudere la gara in seconda posizione. Dodicesimo posto per la terza rossocrociata al via, Sabine Hauswirth.