Livio Bordoli sul livello degli arbitri in Svizzera: «Non è male, ma va di pari passo con il livello della Super League. Schärer? Va fermato».
«Al posto del Crus io avrei ricevuto tre/quattro giornate di squalifica».
LUGANO - Il mancato cartellino rosso ad Albian Ajeti, per un intervento pericolosissimo ai danni di Grgic, nel corso della partita di domenica fra Basilea e Lugano, continua a far discutere anche ad alcuni giorni di distanza. Le polemiche attorno a quell’episodio non si placano, così come gli interrogativi e i dubbi. Come è possibile che il giocatore renano abbia ricevuto soltanto il giallo e che dalla sala Var nessuno abbia detto nulla? Allargando il discorso, ci sono delle squadre più “protette” di altre in Super League? Qual è il livello dei nostri fischietti?
«C'è poco da dire, il mancato rosso al Basilea è scandaloso e non riesco a spiegarmelo - è intervenuto l'ex allenatore del Lugano Livio Bordoli - È anche inspiegabile come dal Var, dove sono presenti tre/quattro persone che devono fare solo quello, non sia intervenuto nessuno. Faccio i complimenti al Crus per come sia riuscito a tenere i nervi saldi, io al suo posto avrei perso le staffe e avrei preso tre-quattro giornate di squalifica. Hanno subito una grossa ingiustizia».
Eppure chi era al Var, ovvero Sandro Schärer, tre giorni dopo ha arbitrato Bayern Monaco-Inter in Champions League (designazione che comunque era già stata decisa)...
«Schärer andrebbe fermato per l'errore commesso, una svista del genere è imperdonabile tanto più in una partita che potenzialmente poteva essere decisiva per le sorti del campionato. Ripeto: non me la spiego. È giusto che anche gli arbitri paghino per gli errori commessi...».
Arriviamo all'eterno dibattito: le squadre ticinesi vengono spesso penalizzate?
«No, ecco, su questo non ci credo. Non ho mai pensato ci possa essere un complotto nei confronti delle squadre ticinesi. Da sempre si parla di questa cosa, ma non ci ho mai creduto e oso sperare non sia così. Ho allenato in Svizzera Interna e anche a Wohlen, Winterthur e Aarau si parlava di torti arbitrali. Non succede solo in Ticino... Non penso che Degen e il Basilea abbiano più influenza rispetto al Lugano. E anche il numeroso pubblico del St.Jakob non può essere una spiegazione agli errori. La Var, infatti, non è allo stadio e non può venir influenzata...».
Come valuti che un dirigente di una squadra, nel caso specifico il ds del Basilea Daniel Stucki, entri nello spogliatoio dell'arbitro all'intervallo?
«Non penso che per una cosa del genere mi sarei arrabbiato. Anche a me è capitato di parlare con i direttori di gara a metà partita. Non sarebbe da fare, ma se uno va a chiedere delle spiegazioni non trovo sia scandaloso. Non penso che domenica sia successo come con Moggi ai tempi di Calciopoli. In confronto al rosso non dato, questo è niente...».
Il livello degli arbitri in Svizzera è all'altezza?
«Non è male, considerando il livello del nostro campionato, che reputo basso. Se pensiamo a uno Shaqiri che faceva fatica negli altri campionati e che invece riesce a fare la differenza in Svizzera, segnando gol e servendo assist, qualche domanda dobbiamo farcela sul valore della Super League...».