Hernan Crespo, ex attaccante nerazzurro: «Come Lukaku ce ne sono pochi. Si poteva gestire meglio la situazione».
«Bisogna dimenticare in fretta i successi e mettersi a sgobbare per nuovi traguardi. Simone Inzaghi avrà un duro lavoro».
MILANO - Consumato il divorzio con Conte e ceduto Hakimi al PSG, i tifosi nerazzurri pensavano che il peggio fosse passato e che i dispiaceri estivi fossero finiti. Ed invece la "bomba" Lukaku, con il belga ormai destinato al Chelsea per la cifra monstre di 115 milioni, va a togliere un altro tassello fondamentale - forse il più importante - allo scacchiere nerazzurro. L'attaccante, decisivo per la conquista dell'ultimo scudetto, sarà difficilmente sostituibile.
«L'Inter era una corazzata, ma adesso bisogna dimenticare in fretta i successi e mettersi a sgobbare per nuovi traguardi - ha commentato l’argentino Hernan Crespo alla "Gazzetta dello Sport" - Dopo Hakimi se ne va anche Lukaku: Simone Inzaghi avrà un duro lavoro. In più, anche a livello tecnico, c’è l’eredità di Conte che pesa parecchio».
L'Inter riuscirà a rimpiazzare Lukaku? «Come lui ce ne sono pochi, a meno che non comprino Mbappé, ma non credo. L’Inter ha stupito per una stagione e adesso deve ripartire da zero. Penso che il cambio di strategia poteva essere gestito meglio».
Questi dolorosi addii consegnano alla Juve, che nel frattempo ha ritrovato Allegri, l'etichetta di favorita. «Sì, ora ha qualcosa in più delle altre. E occhio alla voglia di riscatto di Ronaldo. Se è rimasto, è perché vuole dimostrare di essere ancora il numero uno...».