«Leonardo sta subendo danni professionali gravi»
Il difensore è fuori dal progetto bianconero.
TORINO - Si sono tanto amati, poi si sono traditi, poi riavvicinati, poi sopportati. Ora non si possono vedere. O meglio, uno dei due partner non vuole avere più nulla a che fare con l’altro. Questa è la storia di Leonardo Bonucci e della Juventus, una volta coppia indissolubile e adesso (quasi) ex coniugi pronti a tirarsi i piatti.
L’ultimo capitolo di una storia cominciata nel 2010 e interrottasi solo per una stagione (nel 2017/18 il 36enne vestì la maglia del Milan), racconta di una separazione in casa. Max Allegri non conta più sul giocatore e ha deciso di metterlo fuori rosa. Con ancora un anno di contratto in essere, la società gli ha quindi comunicato che non può allenarsi con i compagni e che è libero di trovarsi una nuova sistemazione. Bonucci però non vuole andarsene, magari sbattendo la porta. Punta al reintegro e a chiudere con dignità la sua avventura torinese. Per questo ha spinto il suo legale a protestare nelle sedi opportune per tentare di convincere la società a fare un passo indietro. Per il momento di risultati reali ne ha tuttavia ottenuti pochi. Quel che è riuscito a strappare sono degli attestati di stima o anche le parole in suo favore di “chi conta”. Come quelle spese da Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC): «La situazione che sta vivendo Leonardo Bonucci è paradossale: è oggettivamente fuori rosa, subisce condotte illegittime e vietate dall'accordo collettivo, viene calpestata la sua dignità. La Juventus lo deve reintegrare subito, sta subendo danni professionali gravi - ha spiegato il dirigente all’Ansa - Questa vicenda sta precludendo a Leonardo opportunità importanti, compresa la maglia azzurra. Bonucci è la punta dell'iceberg di numerose situazioni. Poi c'è chi, come lui, ha le spalle larghe e va avanti a petto in fuori, e chi invece subisce».