SUPER LEAGUEAmbizioni e qualità: ecco Mattia Zanotti

LUGANO - Acquisto di peso del mercato, dopo il convincente anno speso a San Gallo, Mattia Zanotti è pronto a lasciare il segno anche a Lugano. Ci spera almeno (come i tifosi); qualità e voglia per brillare sicuramente non gli mancano.

«Sento tanta fiducia da parte della società - ha raccontato il 21enne bresciano - La responsabilità c’è, ovviamente, ma soprattutto c’è appunto tanta fiducia. E quella, da chi ha speso dei soldi per te, è la cosa più importante. Mi hanno voluto tanto, questo mi ha convinto a venire qui. Prima di andare a San Gallo ho chiesto un parere a Gnonto e Latte Lath. Per Lugano mi sono invece informato con Guidotti e Muci. Mi hanno detto che l’ambiente era bello e familiare e che la società era al top. Mi sono così convinto, dopo aver ovviamente parlato con il direttore e l’allenatore. La mia è stata una convinzione totale».

Il rapporto con l’Inter si è interrotto definitivamente.
«Ma non ci sono delusione o rammarico. Lugano è uno step importante per la mia carriera. Lo vedo così. Sono contento di essere qui, dove oltretutto posso giocare le coppe. Scendere in campo ogni tre giorni è motivante e una coppa europea - dovremmo riuscire a farcela - è stato un plus per la scelta».

Arrivato da poco, sei già pronto a giocare?
«Ho iniziato lunedì e non è facile entrare in un gruppo nuovo, anche se il fatto che questo sia collaudato rende le cose un po’ più semplici. Dal punto di vista fisico non sono al 100% ma piano piano si arriverà alla forma migliore. Ho più o meno sempre giocato da laterale destro o al massimo come quinto di destra quando si giocava con un modulo diverso. Se poi magari mi metteranno in un’altra posizione… mi farò trovare pronto. Sono pronto a nuove esperienze, mi piace imparare qualcosa di nuovo».

In un campionato stimolate
«Sono rimasto sorpreso dalle caratteristiche della Super League. Non mi aspettavo niente perché non conoscevo niente e a San Gallo mi sono trovato in un campionato di alta intensità. E mi è piaciuto. Sono poi molto più libero dal punto di vista tattico… Il mio primo anno è andato benissimo perché a San Gallo ho trovato un ambiente incredibile. È stato tutto bellissimo e ringrazierò sempre tutti perché mi hanno fatto sentire come a casa fin dal primo giorno. Il tedesco? Catastrofico, una brutta roba».

Sei in Ticino anche per le caratteristiche del Lugano
«Mi piace molto come gioca la squadra. È un calcio molto offensivo e moderno. Mi piace perché gli esterni vanno molto».

Un Lugano ambizioso.
«Le pressioni le creano gli altri. Noi dobbiamo guardare partita dopo partita, anche se sicuramente non ci nascondiamo. Cominciamo dal Grasshopper poi si vedrà».