DERBYIl Lugano si lecca le ferite: «È mancato un po' di cinismo»

AMBRÌ - C'è grande delusione in casa Lugano, in seguito alla sconfitta maturata nel primo derby ticinese stagionale di National League, contro l'Ambrì.

La truppa di Luca Gianinazzi si è arresa ai cugini con il punteggio di 2-1. «Quando segni solo un gol è difficile vincere le partite», sono state le parole dell'head-coach bianconero al termine dell'incontro. «Abbiamo creato moltissime occasioni da rete, ma non siamo stati purtroppo in grado di concretizzare. I nostri avversari sono stati bravi a chiuderci gli spazi soprattutto nello "slot" e devo dire che in generale si sono difesi molto bene. È mancato un po' di cinismo. Gol annullato? L'importante è che gli arbitri abbiano potuto determinare con chiarezza che ci sia stato il fuorigioco, perché era difficile vedere il disco».

I bianconeri non sono così riusciti a vincere in memoria di Geo Mantegazza, scomparso proprio il giorno prima della stracantonale all'età di 95 anni. «Quando viene a mancare una persona dell'importanza di Geo Mantegazza - e non solo per quanto riguarda il club ma per tutto ciò che concerne l'hockey svizzero - l'impatto è molto forte. Quello che ha fatto nel corso degli anni per questo sport e per il Lugano è qualcosa di incredibile, che probabilmente nessun altro prima è riuscito a fare allo stesso livello. È un personaggio che mancherà molto».

In Leventina la soddisfazione è invece ovviamente grande... «È stata una bella vittoria di squadra», ha analizzato il tecnico biancoblù Luca Cereda. «Mi è piaciuto molto il nostro terzo tempo e la maturità con cui l'abbiamo affrontato, sono molto contento per i giocatori. I ragazzi stanno lavorando molto bene e in allenamento abbiamo iniziato a spingere da una decina di giorni. Sono dell'idea che il lavoro quotidiano paghi sempre a lungo termine».