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Le parole pesano

«Gasperini ha sbagliato»
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Le parole pesano
«Gasperini ha sbagliato»
«Il giocatore-tipo è egoista».
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NAPOLI - La comunicazione è una parte fondamentale del mestiere dell’allenatore, si è detto. Per ottenere il massimo da un gruppo si deve riuscire a essere convincenti e a tenere sempre “sul pezzo” i giocatori. E allora come si possono spiegare le scelte di Gian Piero Gasperini e Antonio Conte, due tra i tecnici italiani più bravi? Il primo ha comunicato con ampio anticipo sulla fine della stagione che il suo futuro non sarà più a Bergamo. Il secondo ha invece ammesso che è concentrato sulle prossime partite del suo Napoli, “E poi si vedrà”. 

Svuotare di certezze lo spogliatoio non è un esercizio rischioso?
«Sono due situazioni diverse - è intervenuto Arno Rossini - e in modo diverso vanno interpretate le parole dei due mister».

Il Gasp?
«Secondo me ha sbagliato a esporsi in quel modo. L’allenatore dell’Atalanta è uno che pretende molto, che fa lavorare molto, che non ti permette mai di levare il piede dall’acceleratore. E, per questo, in passato qualche giocatore è arrivato a scontrarsi con lui. Poi però ci sono i risultati, il sostegno incondizionato da parte della società… Per questo il 67enne ha sempre avuto in pugno lo spogliatoio. Ora che però ha già detto che se ne andrà, qualche ragazzo si sentirà autorizzato a mollare un po’. Il giocatore-tipo, lo sostengo da tempo, è egoista: pensa prima di tutto a sé stesso».

Da qui le ultime due sconfitte della Dea?
«Può essere un caso, ma non credo. Svanito il sogno scudetto e fuori da Europa e Coppa Italia, penso che in questo finale di stagione l’Atalanta non sarà più intrattabile come invece dimostrato di saper essere. Le parole del Gasp porteranno probabilmente a un calo». 

Conte?
«Antonio sta facendo molto bene. Nonostante a livello tecnico sia inferiore dell’Inter, il suo Napoli è ancora lì, in corsa per lo scudetto. E questo pur perdendo, a gennaio, un calciatore del calibro di Kvaratskhelia. La sua uscita secondo me ha almeno due motivazioni. Vuole che tutti rimangano concentrati sul presente e vuole mettere pressione alla società, facendo capire che a fine campionato ci dovrà essere un colloquio». 

Molti club farebbero carte false per ingaggiarlo.
«E lui questo lo sa. Per questo, a fine stagione, si incontrerà con il presidente e chiederà che la rosa venga rinforzata. Perché, come già dimostrato in carriera, di correre per il secondo posto non ha alcuna intenzione. E non so se De Laurentiis, che pensa giustamente al bilancio, avrà intenzione di accontentarlo».

Migliorare per vincere. Ha senso. Ma lo scudetto potrebbe arrivare già quest’anno…
«Trionfare a Napoli è qualcosa di eccezionale. Se il Napoli dovesse vincere già quest’anno, l’incontro tra Conte e De Laurentiis sarebbe solo per i saluti».

Sarebbe addio?
«Al 100%. Troppo difficile riuscire a ripetersi. Già Spalletti fece così».

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