Sfilata Ferrari sulla spiaggia (l’ultima?) di Baku
Il circuito di Baku è un mostro a due teste.
BAKU - Dopo sette Gran premi la Ferrari si trova già a passeggiare su una battigia che assomiglia molto a quella di un’ultima spiaggia.
A Baku, in Azerbaigian, dove le spiagge sono quelle sul Mar Caspio, per la Scuderia c’è un solo risultato accettabile: la vittoria. Dopo aver incassato quattro cazzotti di fila dalla strana, ma evidentemente solida, coppia della Red Bull, per Leclerc e Sainz è infatti obbligatorio reagire. Un’altra sconfitta allargherebbe il gap in vetta alla graduatoria del Mondiale che oggi è di 9 punti. Non diventerebbe un divario aritmeticamente insuperabile, è vero, ma diventerebbe un enorme peso morale. La Rossa ha bisogno di tornare alla vittoria che le manca dal Gran premio d’Australia soprattutto per cancellare gli errori delle ultime due gare. La mancanza di affidabilità di Barcellona e quella strategica di Monte Carlo, che hanno avuto un bel peso in classifica e nell’umore. Gli uomini di Maranello hanno perso pur avendo la miglior monoposto in pista. Qualcosa che non è più accettabile se si vuole restare in lotta per il campionato fino ad Abu Dhabi a dicembre.
Baku, che ospiterà un Gran premio per la quinta volta, è un tracciato veloce e atipico che dovrebbe favorire le Rosse grazie alla loro velocità nelle curve lente e alla trazione. La pista è tuttavia un mostro a due teste, una sintesi tra Monaco e Monza. Circuito cittadino nella città vecchia e circuito velocissimo nell’altra parte, con un rettilineo di 2,2 km dove la Red Bull dovrebbe avere un certo vantaggio. Trovare l’equilibrio sarà la sfida da vincere. Nelle ultime due edizioni la Ferrari e Leclerc ce l’avevano (quasi) fatta. Charles l’anno scorso si era preso la pole e nel 2019, dopo esser stato il più veloce in tutte le sessioni, era andato a baciare con un po’ troppo trasporto il muro della città vecchia distruggendo i sogni e la sua monoposto ancora prima di entrare nel vivo delle Qualifiche. Baku è una pista che lo esalta e che ha imparato a domare. L’importante è non lasciarsi sopraffare dal desiderio di rivincita dopo la delusione sofferta sull’asfalto di casa.