A mobilitare i manifestanti, arrabbiati per il traffico in città, l'ex-consigliere di Stato Luc Barthassat
GINEVRA - Circa 300 persone, secondo la polizia, hanno manifestato oggi a Ginevra per protestare contro le piste ciclabili installate dal cantone per incoraggiare la popolazione ad abbandonare l'auto in questo periodo di rischio sanitario.
I manifestanti hanno attraversato il ponte del Monte Bianco, preceduti da un centinaio di motociclisti, che hanno suonato il clacson e fatto rombare le loro grosse cilindrate sotto lo sguardo incredulo dei passanti. La dimostrazione è stata organizzata dall'ex consigliere di Stato Luc Barthassat.
Motociclista incallito, l'ex funzionario ha attaccato la politica del suo successore ai trasporti, Serge Dal Busco: «I mezzi pubblici non avanzano più, i taxi devono fare deviazioni interminabili, i fattorini non possono più lavorare. Il ridicolo sta invadendo Ginevra».
Il deputato del PLR Jean Romain ha detto di non essere contrario alle piste ciclabili, ma vuole un piano generale di mobilità che tenga conto delle esigenze di tutte le modalità di trasporto. Le piste ciclabili sono state tracciate di nascosto, di notte, ha deplorato.
Serge Dal Busco è stato il principale bersaglio del cruccio dei dimostranti. Il nome è stato cambiato in "Dal Bouchon" (Dall'Ingorgo Stradale). Alcuni manifestanti hanno chiesto le dimissioni del Consigliere di Stato, altri, meno estremi nelle rivendicazioni, hanno chiesto il rispetto della Costituzione di Ginevra e una consultazione sulla mobilità.