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SVIZZERAGli svizzeri sono tornati nei negozi

31.07.20 - 10:06
Dopo il boom di maggio, anche a giugno le vendite dei negozi elvetici sono generalmente a buoni livelli
Keystone
Fonte ats
Gli svizzeri sono tornati nei negozi
Dopo il boom di maggio, anche a giugno le vendite dei negozi elvetici sono generalmente a buoni livelli
Molto bene i prodotti alimentari e di comunicazione, mentre prosegue il momento difficile per gli articoli di abbigliamento, medicinali, orologi e gioielli

NEUCHÂTEL - Aumento delle vendite nei negozi svizzeri durante il mese di giugno: il giro d'affari del commercio al dettaglio è salito dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2019, tenendo conto delle correzioni apportate per compensare i diversi giorni di vendita e le festività.

In confronto a maggio, mese in cui vi era stato un balzo del giro d'affari in seguito alla fine del periodo di semi-confinamento, si osserva una contrazione del 3,6%, ha indicato oggi l'Ufficio federale di statistica (UST). I dati indicati sono nominali: in termini reali, vale a dire considerando anche il rincaro, le variazioni sono rispettivamente di +1,1% (annuo) e -3,8% (mensile).

Se si escludono i distributori di benzina (dove sugli importi in gioco ha inciso il prezzo del petrolio) l'incremento sull'arco dell'anno è del 2,4% nominale e del 2,9% reale. In confronto a maggio 2020 i dati sono invece rispettivamente del -4,2% e del -4,4%.

Andando nei singoli comparti e rimanendo a livello nominale, per le stazioni di servizio si segnala un -22% annuo. I prodotti alimentari segnano +6,8%, mentre il comparto non alimentare accusa un calo dell'1,4%. In quest'ultimo settore spiccano comunque i forti aumenti - legati alla pandemia e al telelavoro - dei segmenti apparecchiature di informazione e comunicazione (+34%) nonché commercio per corrispondenza e attraverso Internet (+13%).

È invece proseguito il calo nella divisione articoli di abbigliamento, medicinali, orologi e gioielleria, che fa un passo indietro del 12%: si tratta comunque della flessione meno significativa dal mese di marzo, sottolineano i funzionari di Neuchâtel.

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