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SVIZZERAEcco perché il Consiglio federale teme tanto il Natale

09.12.20 - 21:49
Nella bozza inviata ai Cantoni, la Confederazione spiega il pericolo legato a un aumento dei contatti durante le feste
Archivio Keystone
Fonte 20 Minuten / Daniel Waldmeier
Ecco perché il Consiglio federale teme tanto il Natale
Nella bozza inviata ai Cantoni, la Confederazione spiega il pericolo legato a un aumento dei contatti durante le feste
In quattordici giorni si rischierebbe di assistere a un raddoppiamento dei casi

BERNA - Chiusura di negozi e ristoranti alle 19. Ed eventi privati con al massimo cinque persone. Sono queste le misure proposte martedì sera dal Consiglio federale e che sono state messe in consultazione presso i Cantoni.

Nella bozza inviata ai Governi cantonali - come scrive 20 Minuten - l'Ufficio federale della sanità pubblica spiega che la diffusione del coronavirus sta rallentando soltanto nella regione del lago Lemano. «In una situazione in cui la capacità delle strutture ospedaliere è al limite, è fondamentale reagire immediatamente all'aumento dei contagi e prevenire ulteriori morti».

La paura del Natale - La Confederazione spiega, inoltre, i suoi timori legati al Natale. E lo fa basandosi su un calcolo della task force nazionale Covid-19: «Se durante il periodo delle festività il numero medio dei contatti per persona aumenta per esempio anche soltanto del 20% (entrando in contatto, a titolo d'esempio, con sei invece che con cinque persone), il fattore di riproduzione del virus aumenterebbe del 20%. Tale valore salirebbe così da 1,06 (dato aggiornato al 27.11) a 1,27. E quindi in quattordici giorni si assisterebbe a un raddoppiamento dei casi».

Ristoranti aperti per San Silvestro - Come annunciato martedì, è prevista la chiusura alle 19 di negozi, centri fitness, casinò e ristorazione. Inoltre, gli incontri privati sarebbero limitati a cinque persone di al massimo due economie domestiche. Farebbero eccezione i giorni dal 24 al 26 dicembre e il 31 dicembre, quando sarebbero consentite 10 presenze.

La bozza dei provvedimenti e le spiegazioni del Dipartimento dell'interno e dell'Ufficio federale della sanità pubblica fanno inoltre chiarezza sui seguenti punti:

    • I servizi di ristorazione negli hotel (che sono a disposizione soltanto degli ospiti della struttura), i servizi di consegna a domicilio come pure i take-away devono chiudere alle 23.
    • La chiusura non vale, tra gli altri, per distributori di benzina e farmacie.
    • Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, come pure tra il 31 dicembre e il 1. gennaio, la ristorazione può restare aperta fino all'una di notte.
    • Gli eventi pubblici sono vietati, ad eccezione delle celebrazioni religiose (con cinquanta persone al massimo) e le assemblee legislative.
    • Sono consentite le attività sportive senza contatto, con fino a cinque persone di età pari o superiore ai sedici anni, sia all'interno che all'esterno.
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