Come noto i provvedimenti precedenti, come la chiusura dei ristoranti, sono stati prolungati di cinque settimane.
L'inasprimento delle misure è stato deciso non tanto per l'attuale numero di casi, quanto per le nuove varianti del virus più infettivo che sono arrivate in Svizzera dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica.
BERNA - Dalla prossima mezzanotte in Svizzera entrano in vigore le nuove misure contro il Covid-19 decise mercoledì dal Consiglio federale: i negozi che non vendono beni di uso quotidiano rimarranno chiusi, ci sarà l'obbligo generale del telelavoro e al massimo cinque persone possono incontrarsi per eventi privati.
I provvedimenti precedenti, come la chiusura dei ristoranti, sono stati prolungati di cinque settimane. A differenza della chiusura nella primavera del 2020, le scuole rimarranno aperte e i negozi potranno vendere un po' più di merce.
"Colpa" delle varianti - L'inasprimento delle misure almeno fino al 28 febbraio è stato deciso non tanto per l'attuale numero di casi, quanto per le nuove varianti del virus più infettivo che sono arrivate in Svizzera dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica. L'obiettivo è quello di prevenire una terza forte ondata epidemica nel mese di febbraio, ha spiegato il ministro della Sanità Alain Berset.
Cosa cambia - Fatto sta che domani molti pendolari non potranno più recarsi al lavoro a causa dell'obbligo dell'attività da remoto. Se i datori non possono introdurre il lavoro a domicilio, è necessario utilizzare una maschera igienica se c'è più di una persona nello stesso locale.
Le persone particolarmente a rischio devono ricevere una protezione speciale, con il cosiddetto "homeoffice" o con un lavoro sostitutivo o con l'esenzione dall'obbligo di lavoro. In questi casi si ha diritto all'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus.
Da domani i negozi che non vendono beni di consumo giornaliero dovranno chiudere, ma i clienti potranno ordinare la merce e poi passare a ritirarla in negozio.
Rimangono aperti negozi di alimentari, chioschi, panetterie, benzinai, farmacie, ottici, negozi di apparecchi acustici, fornitori di servizi di telecomunicazione, artigiani per riparazioni e manutenzione, negozi di fai-da-te e giardinaggio nonché fioristi. Possono aprire anche fornitori di servizi come banche, uffici postali, parrucchieri, estetiste e agenzie di viaggio.
Limiti anche alla vita privata - La vita privata delle persone sarà ulteriormente limitata. Ora ci si può incontrare al massimo in cinque, contando i bambini. La disposizione si applica sia in ambito privato che pubblico. Si raccomanda di limitare gli incontri privati a due nuclei famigliari.
Fino almeno al 28 febbraio restano chiusi ristoranti e bar, discoteche e sale da ballo, locali culturali, impianti sportivi e palestre nonché locali per il tempo libero. Nell'università deve proseguire l'insegnamento a distanza.
I Cantoni continueranno a decidere in merito all'apertura di stazioni sciistiche e alberghi. Possono consentire l'apertura solo se la situazione epidemiologica lo consente e se vi è una capacità sufficiente per i test, la ricerca di contatti e posti negli ospedali. Gli affollamenti del dopo-sci sono vietati.
L'esecutivo federale chiede poi di rimanere a casa e di limitare i contatti sociali al minimo, nonché di astenersi da viaggi e gite non indispensabili.