L'Onu ha lanciato oggi la raccolta fondi per le operazioni di aiuto agli esuli del Myanmar.
L'obiettivo è di disporre di 838 milioni di franchi. Il contributo elvetico, annunciato dall'ambasciatore Manuel Bessler, sarà destinato alla lotta contro le violenze sessuali e all'accesso all'acqua e all'educazione.
GINEVRA - Alla sede europea di Ginevra, l'Onu ha lanciato oggi la raccolta di fondi per le operazioni di aiuto per il 2021 ai profughi rohingya, fuggiti in Bangladesh dal Myanmar (ex Birmania). L'obiettivo è di disporre di 934 milioni di dollari (838 milioni di franchi). La Confederazione ne ha sbloccati 8,7 milioni.
Grazie ai contributi già annunciati in passato e agli aiuti promessi oggi, tra cui quelli della Confederazione, per ora si è raccolto oltre un terzo della somma auspicata.
La partecipazione elvetica è stata annunciata dall'ambasciatore Manuel Bessler, capo del Corpo svizzero di aiuto umanitario. Il contributo elvetico sarà destinato in particolare alla lotta contro le violenze sessuali e all'accesso all'acqua potabile e all'educazione.