Il tunnel che collega Briga e Iselle è stato teatro di un grave, ma fortunatamente finto, incidente.
All'esercitazione hanno partecipato circa 120 comparse e 400 soccorritori.
SION - La galleria del Sempione è sicura e i soccorsi sanno come reagire in caso di necessità. È quanto emerso oggi al termine di un'esercitazione condotta nel tunnel ferroviario dai servizi di soccorso vallesani e italiani assieme alle Ferrovie federali svizzere (FFS).
Immaginate che un treno merci si blocchi nella galleria binazionale tra Briga (VS) e Domodossola (I). Il treno passeggeri che segue viene deviato sul binario parallelo, ma improvvisamente il suo ultimo vagone deraglia e colpisce il muro del tunnel sul lato italiano. Come aiutare e curare i feriti e in quale ospedale portare i feriti più gravi?
Questo lo scenario dell'esercitazione, che mirava a testare i piani d'intervento dei servizi di soccorso delle FFS e della polizia sia sul lato vallesano che su quello italiano della galleria. Circa 120 comparse e 400 soccorritori hanno partecipato all'esercizio.
L'esercitazione è stata un successo: «Abbiamo simulato un evento su larga scala, il più realistico possibile nella galleria, per adeguare i nostri servizi di emergenza», spiega Philipp Zimmermann, responsabile del progetto per le FFS, competenti su questo tratto di linea sino alla stazione di Domodossola. «I team hanno gestito molto bene l'evento e anche la cooperazione tra i vari attori ha funzionato. L'esercitazione ha dimostrato che il tunnel del Sempione è sicuro, i processi e le responsabilità sono chiari e possiamo reagire immediatamente in caso di incidente».
Le condizioni di salvataggio nella galleria, che ha 100 anni, sono particolarmente complesse. «Il tunnel è stretto, lo spazio è limitato. I servizi di soccorso, che devono trovare soluzioni, hanno sudato oggi per trarre in salvo i passeggeri», ha spiegato Zimmermann a Keystone-ATS.
Per dare credibilità all'esercitazione, le FFS hanno assunto 120 comparse. «È importante per noi coinvolgere i clienti che prendono i treni. Il loro feedback sarà poi dato ai vari enti interessati», continua Zimmermann. Queste valutazioni saranno poi aggiunte a quelle degli esperti nominati da ogni organizzazione partecipante per osservare l'intero processo. «I risultati vengono usati per aggiustare piani, processi e procedure se necessario», dice Zimmermann.
La base operativa per i soccorsi è stata allestita alla stazione di Varzo, all'imbocco sud della galleria. Qui lo speciale treno di soccorso delle Ferrovie svizzere, del valore di 13,5 milioni di franchi, ha trasportato i feriti, una cinquantina, tre morti e oltre 60 viaggiatori rimasti illesi, affidati all'assistenza degli psicologici.