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SOLETTA

Una palestra ha “assunto” i clienti non vaccinati come influencer per aggirare l'obbligo di certificato Covid

Lo stratagemma è stato adottato in una struttura solettese, ma è poi stato segnalato alle autorità
20min/Marco Zangger
Una palestra ha “assunto” i clienti non vaccinati come influencer per aggirare l'obbligo di certificato Covid
Lo stratagemma è stato adottato in una struttura solettese, ma è poi stato segnalato alle autorità
SOLETTA - In Svizzera l'obbligo di certificato Covid è scattato lo scorso 13 settembre. Anche per le palestre, dove però vale soltanto per gli utenti, non per i collaboratori. Ecco dunque che qualcuno ha tentato di sfruttare questa &ldq...

SOLETTA - In Svizzera l'obbligo di certificato Covid è scattato lo scorso 13 settembre. Anche per le palestre, dove però vale soltanto per gli utenti, non per i collaboratori. Ecco dunque che qualcuno ha tentato di sfruttare questa “lacuna”, proponendo alla propria clientela non vaccinata o non testata un contratto di lavoro come influencer.

È successo in una struttura solettese, come riferisce oggi la Solothurner Zeitung, che riporta la testimonianza del gestore: «La soluzione mi è stata proposta da un avvocato. Il 60% dei miei clienti non è vaccinato, non mi posso permettere di fare a meno di loro».

Com'è dunque andata? Pochi giorni dopo l'estensione dell'obbligo di certificato Covid, la palestra ha proposto per iscritto ai clienti interessati un contratto come influencer. Non era prevista alcuna retribuzione. Ma “trasformandosi” in collaboratori, i clienti non vaccinati avevano la possibilità di frequentare la palestra senza restrizioni. La proposta era stata accettata da diversi utenti.

Il trucco è però durato poco, secondo quanto si legge ancora sulla testata solettese: alcuni clienti hanno infatti segnalato la situazione alle autorità cantonali, che sono intervenute prima della fine di settembre. «Da allora mi sono attenuto alle regole» assicura il titolare della palestra. Attualmente le autorità stanno chiarendo la situazione legale, sottolineando che con questa soluzione è stato deliberatamente aggirato l'obbligo di certificato Covid.

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