Nel frattempo un terzo degli utenti di telefonia mobile possiede un abbonamento che dà accesso alla tecnologia
ZURIGO - La Svizzera è spaccata in due sul potenziamento della tecnologia 5G. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo condotto da Comparis. Il 42,5% degli adulti sostiene l'ampliamento della rete, mentre il 41,7% si dice contrario.
Il dibattito riguarda l'intenzione della Confederazione di potenziare la tecnologia con l'installazione di 7'500 antenne adattive, come emerge da un rapporto pubblicato lo scorso mese di aprile.
Ma i cittadini svizzeri quanta dimestichezza hanno con l'argomento? Dai risultati del sondaggio si evince che la maggior parte degli intervistati conosce bene l'argomento: l'88,5% sa infatti che il 5G è uno standard di telefonia mobile e non un abbonamento di telecomunicazioni, un social network, un farmaco o altro.
Le più critiche sono le donne - Per quanto riguarda il previsto ampliamento della rete, le donne sono molto più caute degli uomini: solo il 29,7% è a favore di una rapida estensione della rete (contro il 55,1% degli uomini). Tra le donne il 50% è contrario, mentre tra gli uomini la percentuale è solo del 33,6%. Inoltre, molte più donne hanno risposto «non sa/non risponde» alla domanda sul rapido potenzialmente della rete: si tratta del 20,3% contro l’11,2% degli uomini.
«Le donne non sono appassionate di tecnologia come gli uomini e sono più preoccupate da un rapido ampliamento della rete. Dato poi che la Svizzera possiede già una rete mobile ben sviluppata, vedono meno la necessità di intervenire. Gli uomini, invece, sono più entusiasti dei vantaggi che la tecnologia 5G offrirà in futuro» spiega Jean-Claude Frick, esperto Comparis in tecnologie digitali.
I favorevoli? Soprattutto gli over 55 con una buona istruzione - Anche tra le fasce d’età si notano differenze notevoli: gli over 55, ad esempio, sono più favorevoli a un rapido ampliamento della rete. Tra la fascia 36-55, invece, la percentuale è solo del 38,3%.
Inoltre, il numero di sostenitori è nettamente più alto tra le persone con un’istruzione superiore (47,3%) rispetto a chi ha un livello di formazione più basso (38,3%). Tra le persone con una formazione medio-bassa, invece, il 45,5% è contro una rapida estensione, mentre tra chi ha un livello formativo più alto la percentuale è solo del 37,3%.
«Oggi il 5G è più che altro una promessa per il futuro. Le nuove possibilità offerte da questa tecnologia come le auto a guida autonoma o le applicazioni di realtà virtuale non sono ancora entrate nella vita di tutti i giorni. Senza contare poi il fatto che non a tutti gli utenti mobile interessano questi cambiamenti, né tantomeno una connessione internet ancora più veloce» aggiunge Frick.
Giovani con l'abbonamento 5G - Oltre un terzo degli intervistati possiede già un abbonamento 5G. Questo tipo di offerta è diffusa soprattutto tra i giovani nella fascia di età 18-35, dove il 41,1% ha già un abbonamento 5G (contro il 33% tra i 36-55enni e il 26% tra gli over 55).
Tuttavia, per gli over 55 che lo utilizzano, il 5G è nettamente più importante che per i giovani intervistati. Per il 44,8% dei partecipanti al sondaggio con più di 55 anni, infatti, avere il 5G sul proprio cellulare è importante – tra i giovani nella fascia 18-35 la percentuale è solo del 26,9%. Tenendo conto di tutte le fasce di età, per oltre due terzi degli utenti 5G il nuovo standard di telefonia mobile è importante o abbastanza importante. Inoltre, chi ha un abbonamento 5G si dichiara soddisfatto o abbastanza soddisfatto del rapporto prezzo/prestazioni (78,8%).
«Gli abbonamenti che offrono internet veloce e dati illimitati sono importanti soprattutto per i giovani utenti mobile. E in questi pacchetti il 5G è spesso già incluso. Più si utilizza lo smartphone, più è fondamentale avere una connessione 5G veloce e stabile» conclude l’esperto Comparis in tecnologie digitali.