Il direttore generale di Panini Svizzera conferma un calo delle vendite. Dovuto ai boicottaggi?
BERNA - Le figurine Panini, solitamente appuntamento fisso per gli appassionati di calcio soprattutto in vista dei Mondiali, questa volta sembrano avere meno successo del solito in Svizzera.
«Quest'anno non raggiungeremo il giro d'affari dell'ultima Coppa del mondo», ha commentato sulle pagine del SonntagsBlick Ezio Bassi, direttore generale di Panini Svizzera. Il calo sarebbe di «qualche punto percentuale».
Fra i fattori che influenzano le vendite, vi è certamente il boicottaggio annunciato da più parti della competizione, che fra numerose polemiche si terrà in Qatar il mese prossimo, ha spiegato Bassi. A giocare contro le figurine vi è poi anche l'aumento del costo della vita.
Come noto, al centro delle polemiche vi sono le violazioni dei diritti umani e delle regole ambientali. La febbre del Mondiale sembra insomma salire meno del solito, tanto che diverse città svizzere - e di altre parti d'Europa - rinunceranno alle tradizionali proiezioni pubbliche su maxi-schermi.
Un tema, quello dei maxi-schermi, che ha creato polemica e dibattiti anche in Ticino. Ad accendere la miccia è stato l'Mps che con un'interpellanza ha chiesto al Consiglio di Stato d'invitare i comuni a rinunciare alla trasmissione delle partite dei mondiali in Qatar 2022 per motivi etici e morali. Qualche giorno dopo un'altra interpellanza interpartitica ha poi chiesto alla Città di Lugano - che ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente uno spazio all'interno del Padiglione Conza - di fare altrettanto.