Lunedì circa 1'700 turisti sono stati evacuati nel panico dal sito archeologico in Giordania a causa delle forti piogge.
AMMAN - Scene di caos e di panico nell'antica città di Petra, in Giordania. Torrenti d'acqua si sono riversati nella regione per diversi giorni costringendo le autorità a evacuare in emergenza il principale sito turistico del Paese. «I fiumi si sono riversati dalle pareti rocciose e hanno creato un lago nel canyon», ha raccontato un turista ginevrino presente sul posto. L'acqua è salita rapidamente costringendo il personale turistico a portare le persone presenti al sicuro dentro l'antico tempio Qasr al-Bint al-Pharaun, normalmente chiuso al pubblico.
Panico e caos - Dopo un'attesa di 30-40 minuti e l'impossibilità di tornare indietro a piedi a causa dell'inondazione, sono giunti alcuni pick-up per prestare soccorso ai turisti bloccati nel sito archeologico. «La gente si precipitava nei veicoli per essere riportata al campo base», aggiunge il viaggiatore svizzero, sottolineando il sangue freddo e la calma dei responsabili del luogo.
I molti turisti bloccati invece non hanno dato prova di altrettanta pazienza. L'agitazione e il nervosismo per la difficile situazione hanno dato sfogo ad alcuni comportamenti discutibili. «Certe famiglie con bambini erano terrorizzate. Da quello che ho visto, ci sono stati anche dei feriti che hanno dovuto essere portati in ospedale», ha spiegato il turista. Le autorità locali non hanno però ancora confermato questa informazione.
«Sappiamo gestire queste situazioni» - L'immagine dei turisti bloccati dall’inondazione potrebbe avere un impatto negativo per la regione, che vive sull'afflusso di visitatori provenienti da ogni parte del pianeta. «La situazione è stabile e non c'è alcun pericolo per i turisti», ha però dichiarato Suliman al-Farya, presidente del consiglio dei commissari dell'Autorità della Regione di Petra. «L'allarme è ora rientrato e le piogge sono diminuite. Il protocollo è chiaro. Le autorità sanno come gestire la situazione, queste circostanze si sono ripetute con una certa frequenza negli ultimi 30 anni», ha concluso Suliman al-Farya.
Precedenti gravi - Non è la prima volta infatti che il Paese viene colpito dal maltempo. Nel 2018, dodici persone erano morte a causa delle forti piogge torrenziali che si erano abbattute in varie regioni della Giordania. Anche in quella catastrofe il sito archeologico di Petra era stato evacuato.
𝗣𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗲 𝗱𝘂 𝗝𝗼𝘂𝗿: 𝗹𝗮 𝗖𝗶𝘁𝗲́ 𝗣𝗲𝗿𝗱𝘂𝗲 𝗱𝗲 𝗣𝗲𝘁𝗿𝗮!
— ♕ Le G'nevois ♕ (@GrenAvery) December 26, 2022
𝗜𝗻𝘀𝘁𝗮𝗴𝗿𝗮𝗺 𝗽𝗼𝘂𝗿 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝗰𝗲𝗿 𝗽𝘂𝗶𝘀 𝗹𝗮 𝗥𝗲́𝗮𝗹𝗶𝘁𝗲́!
Site magique avec un canyon impressionnant, après un peu de grêle et des torrents. Expérience dingue et flippante! 🇯🇴 pic.twitter.com/R073g5OA65