La pena è stata ridotta da 52 a 31 mesi, di cui 9 mesi da scontare, tenendo conto di 86 giorni di carcerazione preventiva.
Il ricorso dell'accusato era limitato alla durata della pena.
BELLINZONA - La Corte d'appello del Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona ha ridotto la pena detentiva inflitta a un ex collaboratore della Segreteria di Stato dell'economia (Seco). Il 71enne ha riconosciuto la sua colpevolezza per falsità in documenti commessa a più riprese nell'esercizio delle sue funzioni, per essersi lasciato corrompere più volte e per falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari. È quanto emerge dal dispositivo della sentenza pubblicata oggi.
Oltre alla pena detentiva, la Corte d'appello ha comminato una pena pecuniaria con la condizionale di 15 aliquote giornaliere di 30 franchi. Nel suo comunicato, il tribunale spiega di aver tenuto conto dell'ammissione di colpa e della collaborazione dell'imputato durante tutto il procedimento.
Inoltre, sono trascorsi altri due anni dall'apertura del procedimento penale, circa dieci anni fa, il che significa che la necessità di sanzione è ulteriormente diminuita.
I fatti risalgono al periodo tra il 2004 e il 2013. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva accusato l'ex alto funzionario di aver assegnato, in qualità di responsabile delle acquisti per il centro elaborazione dati dell'assicurazione contro la disoccupazione, contratti a società informatiche che intendeva favorire. In cambio, aveva ricevuto vantaggi sotto forma di inviti, sponsorizzazioni per eventi e regali.
La sentenza non è ancora definitiva e può essere impugnata davanti al Tribunale federale (TF).