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SVIZZERACentri asilanti usati dai migranti "pendolari" per trascorrere il weekend

18.02.24 - 12:30
Dopo essersi annunciati nel fine settimana, ripartono prima che la loro domanda venga registrata il lunedì.
Foto 20 Minuten
Fonte Tages-Anzeiger/20 Minuten
Centri asilanti usati dai migranti "pendolari" per trascorrere il weekend
Dopo essersi annunciati nel fine settimana, ripartono prima che la loro domanda venga registrata il lunedì.

BERNA - Arrivano in Svizzera durante il fine settimana, si annunciano in un centro federale per l'asilo e ripartono prima che la loro domanda venga ufficialmente registrata il lunedì. La maggior parte di loro sono persone provenienti da Paesi del Nord Africa che hanno poche possibilità di ottenere l'asilo. Il direttore del Dipartimento federale di giustizia e polizia Beat Jans vuole ora istituire una procedura di 24 ore per i richiedenti provenienti dai Paesi del Maghreb, al fine di porre fine alla "fuga del fine settimana".

Come riportato dal quotidiano Tages-Anzeiger, i richiedenti asilo - per lo più giovani uomini - arrivano il venerdì, compilano una scheda personale e ricevono una stanza. Il centro fornisce letti, cibo e docce. Il centro federale per richiedenti asilo di Zurigo è particolarmente frequentato. Secondo la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM), il centro è particolarmente affollato nei fine settimana con i saldi domenicali o manifestazioni come Züri-Fäscht o la Street Parade.

«In molti casi si tratta ovviamente di avere un alloggio per il fine settimana», ha dichiarato la SEM al quotidiano. Mentre di solito tre o quattro persone provenienti dai Paesi del Maghreb presentano domanda di asilo al centro federale di Zurigo dal lunedì al venerdì a pranzo, dal venerdì a pranzo alla domenica sera arrivano tra le 20 e le 35 persone.

La deterrenza funziona in parte
La SEM è al corrente del fenomeno da mesi. Il test pilota di Zurigo ha funzionato solo in parte: sebbene sulla Limmat il numero di richiedenti asilo provenienti dai Paesi del Maghreb sia diminuito di circa il 34%, alcuni si sono poi trasferiti in altre sedi. E infatti negli altri centri federali per l'asilo (Berna, Boudry, Altstätten, Chiasso e Basilea) il numero di richiedenti asilo provenienti da Algeria, Marocco e Tunisia è aumentato di ben l'8%.

«I libici devono essere protetti»
Il Consiglio svizzero per i rifugiati (SFH) critica le procedure accelerate e mette in guardia dal rischio di decisioni sbagliate. «Le persone provenienti dalla Libia, in particolare, devono essere protette», ha dichiarato il portavoce Lionel Walter al quotidiano Tages-Anzeiger.

«Il tasso di protezione dei libici è più alto rispetto a quello dei richiedenti asilo provenienti da altri Paesi del Nord Africa e, occasionalmente, capita che persone provenienti da Tunisia, Marocco o Algeria citino la Libia come Paese di origine».

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