Troppi gli straordinari. Spaventa l'assenza di personale qualificato. I risultati dello studio di 20Minuten
BERNA - La polizia svizzera ha sempre più lavoro e fatica a trovare personale qualificato. Le conseguenze sono allarmanti: centinaia di migliaia di ore di straordinario si accumulano e sempre più agenti si licenziano.
Lo conferma uno studio condotto da 20 Minuten sui 20 corpi delle polizie cantonali della Svizzera tedesca e sulle polizie comunali delle principali città svizzere. I dati mostrano che la maggior parte degli agenti lavora troppo e sottostà ad alte pressioni, soprattutto nei centri urbani.
Le ragioni di questo fenomeno sono da attribuire a una moltitudine di fattori; aumento della criminalità in primis. Nel 2023 i reati commessi in Svizzera sono aumentati del 14% e ciò ha avuto un impatto reale sulla mole di lavoro dei poliziotti.
Altro fattore da prendere in considerazione sono le manifestazioni sportive: nelle città come Zurigo, San Gallo, Berna e Basilea la violenza dei tifosi necessità di sempre più interventi.
Per non parlare del fatto che la società è sempre meno scandita dal ritmo notte-giorno e che l'apporto delle forze dell'ordine è richiesto 24 ore su 24.
E che dire dei crimini informatici? Questi richiedono sempre più risorse.
Preoccupa anche il fatto che a breve moltissimi poliziotti andranno in pensione e che non ci sarà abbastanza personale qualificato per garantire il ricambio generazionale.
Molte sedi stanno dunque accumulando migliaia di ore di straordinari. Nel cantone di Basilea Città il dato ammonta a 148mila ore. Gli oltre 1000 agenti impiegati potrebbero dunque permettersi di andare in ferie per almeno 3 settimane ciascuno. A San Gallo il dato ammonta a 17mila ore. E a Zurigo a 24mila ore.
Stando allo studio di 20 Minuten, molti cantoni sono stati costretti a chiudere temporaneamente o a diminuire gli orari degli sportelli di diverse sedi a causa del manco di personale. Nel cantone di Basilea Città e a Zurigo la polizia non riesce più a rispondere alle lamentele per disturbo alla quiete pubblica.
Inoltre, molti corpi di polizia non riescono a occuparsi dei crimini informatici come vorrebbero. Il tenore è il seguente: si riescono ancora a svolgere alcuni compiti, anche se soltanto in maniera parziale. E questo perché il personale è ridotto al minimo.
La presidente della Federazione svizzera degli agenti di polizia dipinge un quadro della situazione desolante: «Stiamo già delegando i compiti ai servizi di sicurezza privati, svendendo così il monopolio dello Stato sull'uso della violenza. Se la carenza di personale continuerà ad aggravarsi, si rischia che il senso di sicurezza dei cittadini venga a meno».