Con una sentenza che renderà illegale la punizione in tutte le scuole dell'obbligo. La storia di un padre giurista decisamente zelante.
FRIBURGO - Se gli studenti del canton Friburgo vengono sorpresi a utilizzare lo smartphone durante l'orario scolastico rischiano che gli venga “ritirato” anche per due settimane.
È quello che prevede l'articolo 66 della Legge cantonale sulla scuola dell'obbligo e che viene applicato - con discrezione - in tutte le elementari e le medie del cantone.
Questa pratica, però, probabilmente verrà cassata: il tribunale cantonale di Friburgo, infatti, a fine aprile ha dato ragione a un padre giurassiano che aveva deciso di opporsi all'articolo, davanti alla legge.
Suo figlio, in scambio scolastico nel cantone romando nel 2023, era stato pizzicato ad ascoltare musica negli spogliatoi della palestra contravvenendo al regolamento che vuole che i dispositivi siano spenti e restino negli zainetti quando ci si trova negli spazi della scuola. Per lui il sequestro del dispositivo era durato una'intera settimana.
Il genitore, indignato, ha quindi portato la querelle davanti al giudice. Fra le motivazioni il fatto che il ragazzo fosse troppo difficile da raggiungere, generando una serie di complicazioni importanti, considerando anche che i due genitori erano separati.
Dopo una prima segnalazione al Dipartimento dell'istruzione del canton Friburgo, la faccenda è poi finita in tribunale.
Il giudice ha poi dato ragione all'uomo ritenendo il ritiro «eccessivamente severo, anche se il dispositivo fosse stato utilizzato all'interno di un'aula». L'articolo 66, secondo la corte, «va decisamente troppo in là», anche tenuto conto delle norme analoghe vigenti in altri cantoni.
A Zurigo, Basilea Campagna e Soletta, ad esempio, i cellulari confiscati devono essere restituiti agli studenti dopo le lezioni del mattino o al più tardi alla fine del pomeriggio.
L'uomo, che ha studiato giurisprudenza, è soddisfatto della decisione del tribunale e assolutamente non sorpreso: «C'era da aspettarselo che il tribunale decidesse in questo modo, dato che in nessun altro cantone è consentita la confisca dei cellulari al di fuori dell'orario scolastico», commenta a 20 Minuten.
La sentenza apporta chiarezza giuridica alle scuole di Friburgo, che ora dovranno adeguarsi alla decisione del tribunale cantonale. Per lui è chiaro: «Di norma non sarà più possibile ritirare il cellulare al di fuori dell'orario scolastico», conclude.